Fabrizio de Feo
da Roma
È Lamberto Sposini lultima vittima giornalistica di calciopoli. Londata di ritorno delle intercettazioni - pubblicate dai quotidiani italiani e addirittura mandate in onda, con tanto di audio originale, su alcune radio nazionali - fa scattare un nuovo «stop» per lex condirettore del Tg5, da qualche mese entrato nel ruolo di disoccupato di lusso in attesa di ricollocazione.
A sorpresa è il cda della Rai a respingere, per «ragioni di opportunità», la proposta del direttore di Rai Due, Antonio Marano, che aveva chiesto la presenza fissa dellanchorman umbro (per il quale lOrdine dei giornalisti ha avviato unistruttoria che potrebbe portare a un provvedimento disciplinare) come opinionista nella prossima edizione di «Quelli che il calcio». Una scelta dettata dalleco, ancora ben presente nellopinione pubblica, delle sue conversazioni con Luciano Moggi e dai complimenti riservatigli dallex dirigente per i suoi interventi pro-Juve al «Processo del Lunedì». La decisione del cda - che sembra sia stata suggerita dal direttore generale, Claudio Cappon - riguarda con le stesse modalità sospensive anche Massimo Caputi, ovvero laltro giornalista candidato ad affiancare Simona Ventura nel programma domenicale. Per lex volto di Tmc, però, il nodo riguarda unaccusa di pubblicità occulta costata una sanzione alla Rai.
Lamberto Sposini non è lunico giornalista caduto sotto i colpi del sospetto di una presunta «contaminazione moggiana». In attesa di chiarire la loro posizione ci sono anche due volti noti di RaiSport: il caporedattore Ignazio Scardina e il giornalista ed esperto di mercato Ciro Venerato, con il primo coinvolto anche nellinchiesta napoletana sul calcio. Una situazione delicata che ha determinato la loro momentanea sospensione da parte della Rai.
Se Sposini è costretto a incassare una nuova delusione sul fronte televisivo, altrettanto a rischio appare il futuro di Giorgio Tosatti. La sua presenza come opinionista nella prossima «Domenica Sportiva» è, infatti, al momento da escludere mentre salgono le quotazioni di Ivan Zazzaroni per questo incarico. La vittima più nota di calciopoli, sul fronte dellinformazione sportiva, resta, però, Aldo Biscardi. Colpito anche da lui da accuse di connivenza con il sistema di pressioni moggiano, il creatore del «Processo del Lunedì» si è dimesso da La7 dove ricopriva lincarico di direttore dei servizi giornalistici sportivi passando il testimone a Darwin Pastorin.
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