Stakanovisti delle rapine: 23 in tre anni

Francesco Gambaro

Ventitré rapine in tre anni. Più di sette all'anno. Erano due veri stakanovisti nel saccheggiare banche e uffici esattoriali, Domenico Licheri e Pietro Magnaghi, arrestati lunedì scorso dalla squadra mobile di Genova e da quella di Imperia, mentre si accingevano a effettuare l'ultimo colpo presso la concessionaria di riscossione tributi Sestri spa, a Savona. Dall'aprile 2003 la coppia di rapinatori imperversava nella Provincia di Genova (Rapallo, Chiavari, Sestri Levante), non trascurando neppure il ponente ligure, la Lombardia, il Piemonte e l'Emilia Romagna. La tecnica dei due malviventi era sempre la stessa: rubare un'auto tre giorni prima del colpo (spesso con le chiavi inserite nel cruscotto), travestirsi con passamontagna e berretti, e minacciare i responsabili degli uffici con coltelli e pistole. Fino all'altro ieri, quando gli agenti della squadra mobile di Genova (sezione rapine) in collaborazione coi colleghi di Imperia, li hanno colti in fragrante, mentre, armati, stavano per fare irruzione nella concessionaria. Tre anni avevano fruttato alla coppia un bottino considerevole: 485 mila euro, 30 mila euro a colpo.

Spiega Claudio Sanfilippo, dirigente della squadra mobile di Genova, che «i due pregiudicati erano soliti rapinare gli uffici esattoriali, il giorno successivo al pagamento dell'Ici, quando nelle case c'era parecchio denaro». Delle due pistole sequestrate, una (la Beretta 92 simile a quella usata dalle forze dell'ordine) era finta.

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