Stankovic: «La vittoria è come la penicillina»

«Quella di oggi è stata una partita stranissima, poteva anche finire 7-5, è stata una gara molto aperta, ma alla fine è andata bene per noi. Questo momento è così, dobbiamo guardare avanti e affrontare gara dopo gara, sono tutte finali per noi dobbiamo stringere i denti».

La prima volta non si scorda mai, dopo 12 anni di serie A Dejan Stankovic ha messo dentro una tripletta nel momento più tribolato della sua esperienza italiana: «Quella di oggi è stata una partita stranissima, poteva anche finire 7-5, è stata una gara molto aperta, ma alla fine è andata bene per noi. Questo momento è così, dobbiamo guardare avanti e affrontare gara dopo gara, sono tutte finali per noi dobbiamo stringere i denti».
Inter-Parma sarà una gara che Dejan Stankovic non dimenticherà facilmente: «Le vittorie sono come la penicillina, curano tutti i problemi e ti caricano di voglia di andare avanti, siamo stati grandi, lo siamo stati oggi, come con il Twente lo scorso mercoledì, sono contento della prestazione di tutta la squadra».
Inter messa giù in totale emergenza, con Santon ancora sotto ritmo, incapace di aiutare Zanetti sulla sinistra nella prima parte della gara, gol nato dalla sua fascia, e poi una volta dirottato a destra medesima situazione, gol nato nella fascia di sua competenza. Sostituito da Benitez nella ripresa. Una squadra definita pazza dal madrileno: «Pazza, forse perché ultimamente non riusciamo a gestire le partite come si dovrebbe fino alla fine, anche oggi avremmo dovuto mantenere più controllo del gioco. Ma credo che tutti possiamo essere contenti, quella di oggi è stata la seconda vittoria di fila, ora pensiamo alla Lazio e poi al Mondiale per Club».
E a chi gli chiede se oramai i paragoni con i tempi di Mourinho iniziano a dare fastidio, Stankovic risponde «Fanno già parte del passato, noi viviamo la realtà. Nessuna polemica, sono passati 5 mesi, possiamo solo fare i complimenti al mister a guardare avanti».


Note negative: Santon e Pandev ancora lontani da una condizione accettabile. Sneijder rimedia un pestonme e lascia l'Inter in dieci negli ultimi minuti di gioco.
Note positive: La bella prestazione del giovane Natalino. La crescita costante di Biabiany. Il rientro di Thiago Motta

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