la stanza di Gian Galeazzo Biazzi Vergani

Cara Signora Gentili,do spazio a una lettera che rispecchia e sintetizza il pensiero di molte altre. Prima considerazione: Putin, il quale fino a poco tempo fa era considerato un nemico, ora trova ammiratori perché piace la sua politica ferma, decisa in difesa degli interessi della Russia. Seconda considerazione: Obama non piace perché la sua linea politica è fragile e non si vuole esporre nella lotta al califfato. Certo, siamo alla vigilia di elezioni presidenziali e chi ha la responsabilità della nazione deve muoversi con prudenza. Piace di più a molti lettori Trump perché è determinato nelle sue idee e deciso a difendere comunque e dovunque il modo di vincere americano. Ogni previsione è prematura. In primo luogo Trump dovrà ottenere la designazione come candidato del partito repubblicano. Poi dovrà battere l'avversario democratico che, per ora, pare essere la Clinton. La quale è un'abile politica, ma non è molto popolare negli Usa, dove piace di più suo marito, l'ex presidente. La strada da percorrere è quindi ancora lunga.

Se vincesse, Trump potrebbe trovare un punto d'intesa con Putin, che ha espresso giudizi positivi su di lui. C'è da augurarsi che le due grandi potenze trovino un punto d'intesa, in modo d'assicurare anni di pace al mondo.

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