Franco Sala
Dopo il sequestro, la confisca. Ora il trenino di Babbo Natale è dello Stato. La storia, comincia a Lazzate nel 2004, durante il periodo che precede la festa più bella dellanno. Salvatore Labita, con il convoglio che ha costruito artigianalmente, gira per le strade del paesino e porta a spasso i bambini. Lui, alla guida, naturalmente ha la barba e i baffi bianchi, indossa il vestito rosso delluomo più amato dai piccoli. Arrivano i carabinieri, bloccano il trenino e contestano a Babbo Natale che il mezzo, non è omologato, quindi non può circolare. Il sindaco di Lazzate, senatore Cesarino Monti, leghista della prima ora, critica senza troppi giri di parole lintervento delle forze dellordine e incassa la solidarietà di tutte le mamme. Non cè nulla da fare a Salvatore Labita, è appioppata una multa di 900 euro, e gli è pure intimato, di lasciare il trenino in deposito. Il primo cittadino, lancia un appello ai suoi concittadini: i soldi per pagare la sanzione sono raccolti la vigilia di Natale. Laltro giorno, dopo quattordici mesi, gli arriva la stilettata: il trenino, tutto colorato, è confiscato attraverso un provvedimento emesso dal Prefetto di Milano. Ancora: deve pagare unaltra multa di euro 384,85, fortunatamente comprensivi delle spese di notifica. «Pensavo di aver già saldato il mio debito racconta scoraggiato - e sinceramente speravo di non dover rinunciare al mio trenino». Puntuale, la durissima reazione dellestroverso Cesarino Monti: «Sono sconcertato. Mentre, la gente si lamenta per i problemi creati dalla delinquenza, le forze dellordine e la Prefettura si concentrano su questa vicenda, prima bloccando il trenino in mezzo alla gente ed ai bambini e adesso, si fanno vivi, addirittura con la confisca del mezzo.
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