Ma la stella giallorossa frena ancora: «Deciderò all’ultimo»

Il dilemma del capitano preoccupa Spalletti: «Ho fiducia nella sua voglia di esserci e poi qualche miglioramento c’è stato» Ma Montella è in caldo

Andrea Cuomo

In casa Lazio danno per certa la presenza stasera in campo di Francesco Totti e garantiscono di non avere mai sperato in una sua assenza. Ma il capitano giallorosso ieri non era ancora sicuro di farcela e storceva la bocca dal dolore. Il derby della scaramanzia? Sì, ma non solo. Totti ha voglia di spaccare il mondo, di mettere la sua ritrovata forma al servizio della squadra, ma la sua caviglia destra non gli dà pace. «Voglio esserci», sibila a mezza bocca pensando al 26 febbraio, quando fu costretto a festeggiare in stampelle e a bordo campo la vittoria dei suoi compagni per 2-0 e il record di 11 vittorie consecutive. «Non sto bene - ha spiegato lui stesso a Trigoria dove ha preso la parola per respingere tutte le voci che negli ultimi giorno lo hanno accostato all’inchiesta di Potenza su Vallettopoli - domani mattina (oggi, ndr) farò un ultimo provino e decideremo. Ma ho ancora dolore quando calcio, ho provato anche i movimenti laterali e devo dire che ho un po’ paura al momento dell’impatto con il pallone». Il malumore non ha impedito al capitano di dar vita al solito siparietto quando, uscendo dalla sala stampa, ha invitato a entrare un gruppo di tifosi che lo attendevano fuori dai cancelli. Ha firmato tanti autografi ma una bimba è uscita piangendo perché non era riuscita a fotografarlo. Lui l’ha vista è sceso dall’auto e l’ha accontentata. E poi un momento di dolore per la scomparsa del giornalista tv Alberto D’Aguanno, 42 anni, grande tifoso giallorosso. «Lo stimavo - ha detto Totti - sia come professionista per la sua imparzialità nei giudizi, sia come uomo per la sensibilità che ha sempre dimostrato».
Ma torniamo al derby. La margherita di Totti tiene in ansia anche Luciano Spalletti. «Un po’ preoccupato lo sono - ammette il tecnico - il problema c’è. Ma ho fiducia nella sua voglia di esserci, nei medici e poi qualche miglioramento c’è stato. Non voglio pensare ad un derby senza Totti, ci sarà». Ma un conto è l’ottimismo un conto il realismo. E così Spalletti pensa anche al piano B, quello senza capitano: in vantaggio Montella (se non altro per la tradizione positiva nei derby) sullo spento Vucinic. Spalletti poi ammette che la sfida non può essere come le altre: «È vero che vale 3 punti, ma per il resto direi che un obiettivo di stagione.

L’anno scorso l’ho definita un campionato nel campionato perché è così che la penso. Durante l’anno ci sono le coppe, le posizioni in classifica da migliorare rispetto all’anno precedente e queste due partite. Insomma è un obiettivo stagionale». Il primo che la Roma può raggiungere.

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