ValenciaDa fenomeno a brocco, senza fare neppure un giro. Il fine settimana da sogno di Casey Stoner, dominatore incontrastato in prova e nel warm up, si è trasformato in un incubo una ventina di secondi dopo l'inizio del giro di ricognizione, quando a causa delle gomme gelate, Stoner ha perso il controllo della sua Ducati alla seconda curva, finendo nella sabbia come un pivello, senza nessuna possibilità di ripartire. «È ovviamente un modo frustrante per chiudere la stagione» dirà poi l'australiano attraverso un comunicato stampa, perché per la rabbia - e forse per la vergogna - non ha avuto nemmeno il coraggio di uscire dal motorhome per giustificare un errore da libro dei primati. Perché se è vero che ad altri piloti è successo di cadere nel giro di ingresso pista o in quello di ricognizione - tra gli altri Rossi al Mugello nel 2001, Biaggi a Jerez nel 2000, Lorenzo quest'anno sempre al Mugello, per citare i casi più recenti -, non era mai accaduto che il pilota non riuscisse a ripartire.
Così, ancora prima dello spegnersi del semaforo rosso, l'ultimo Gp stagionale, già povero di partenti, aveva perso il suo principale protagonista, agevolando la vita di Dani Pedrosa, Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. «Posso vincere» hanno infatti pensato all'unisono i tre rivali quando hanno visto che Casey non ce l'avrebbe fatta a partire. Senza il dominatore annunciato si sperava in una grande sfida fra tre campioni spinti da diverse motivazioni per salire sul gradino più alto del podio, invece, come troppe volte è successo nelle ultime stagioni, anche il Gp di Valencia non ha regalato nessuna emozione. A trionfare, per la seconda volta in questa stagione, è stato Pedrosa, bravissimo come al solito a scattare al comando. E quando lo spagnolo della Honda può imporre il suo ritmo con la strada libera davanti, diventa un avversario difficilissimo da battere. «Ho fatto una gran gara, era importante ottenere questo successo davanti ai miei tifosi», ha commentato particolarmente felice Dani, che ha anche strappato il terzo posto nel mondiale a Stoner.
Ancora una volta, la quarta consecutiva, Rossi si è dovuto accontentare di un piazzamento, ma dopo le grandi difficoltà delle prove, il secondo posto deve essere considerato in termini positivi. «È sicuramente la mia miglior gara a Valencia da molto tempo a questa parte - dice il nove volte iridato -, perché dopo la delusione di sabato (era quarto in qualifica, ndr) sono riuscito a fare buoni tempi fino alla fine. Senza Stoner, pensavo si potesse vincere, ma Pedrosa è stato più bravo di me in partenza e nei primi giri con le gomme fredde».
Nonostante non riesca a salire sul gradino più alto del podio dal Gp di Misano (29 agosto), Valentino non può che essere soddisfatto di questa stagione. «Alla fine - è la sua valutazione - contano solo i numeri: io ho conquistato più vittorie (6, ndr) più pole (7), più podi (13) di tutti gli altri. Ma il prossimo anno sarà ancora più duro, perché Lorenzo avrà più esperienza, Stoner è tornato fortissimo e Pedrosa e la Honda sono in crescita».
Una brutta sbandata nel corso del quarto giro, ha provocato l'accidentale apertura dell'air bag della tuta di Jorge Lorenzo e, soprattutto, un brutto colpo al basso ventre, che gli ha fatto perdere la seconda posizione a favore di Rossi, ma il terzo posto, come la sua stagione, è più che positivo.
In 250, Marco Simoncelli ha sfiorato il miracolo, prima di cadere al 21º giro mentre era al comando: il titolo è andato a Hiroshi Aoyama, settimo al traguardo, che diventa così l'ultimo campione della 250, categoria che nel 2010 verrà sostituita dalla Moto2.
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