Roma - Una ragazza romana di 17 anni è stata stuprata da tre giovani appena maggiorenni a Tor San Lorenzo, sul litorale sud di Roma. Il falò in spiaggia per festeggiare il Ferragosto è diventato un incubo per lei che aveva conosciuto i tre alla festa e che poi l’hanno aggredita in preda all’alcol. Dopo la violenza, verso le 4.45, la giovane, in preda al panico, ha telefonato al padre che l’ha accompagnata alla polizia per la denuncia che poi ha portato all’identificazione di tre romani. Tuttavia, non si svolgeranno nemmeno oggi, ma probabilmente domani, gli interrogatori dei due gemelli di 20 anni e del ragazzo di 18 anni accusati dalla ragazza.
Le violenze del branco Il falò in spiaggia per festeggiare il Ferragosto si è trasformato in un incubo per la ragazza, ospite di un’amica a Tor San Lorenzo (frazione di Ardea), sul litorale a sud di Roma. "Non li conoscevo bene quei tre erano amici di miei amici ed erano stati invitati per la serata, come altri ragazzi del gruppo, ma non pensavo andasse a finire in quel modo". La giovane ha denunciato alla polizia di essere stata violentata da tre ragazzi appena maggiorenni, anche loro originari della Capitale, conosciuti alla festa e con i quali si è appartata al termine dei fuochi d’artificio. Subito dopo l’aggressione, la diciassettenne ha telefonato, in preda al panico, al padre che l’ha accompagnata alla polizia per la denuncia.
Le cause delle violenze I particolari raccontati durante un colloquio molto sofferto e in modalità protetta hanno portato al fermo dei tre ragazzi. Con ogni probabilità i giovani erano su di giri anche a causa dell’alcol assunto durante la festa in spiaggia. Sarà il magistrato, una volta presa visione dei rapporti della squadra mobile di Roma e sentite le testimonianze, a decidere della sorte dei tre giovani. Ai tre giovani al momento non sono state poste restrizioni di alcun tipo e sono quindi nelle loro abitazioni in attesa delle decisioni del magistrato della Procura di Velletri competente per la zona. Il procuratore di Velletri, Giuseppe Patrone, ha delegato il fascicolo ad un Pm ed ha ricevuto questa mattina gli atti compiuti dalla squadra mobile di Roma e nel corso delle giornata procederà al loro esame prima eventualmente di emettere provvedimenti nei confronti dei tre presunti stupratori. Non è escluso che in procura a Velletri potrebbe essere ascoltata la giovane che ha denunciato la violenza. Intanto la procura ha convalidato l’acquisizione dei reperti, anche biologici, raccolti dalla polizia subito dopo il presunto stupro. La procura, presumibilmente, chiederà gli esami del dna prelevato ai tre giovani per procedere ad un confronto con quello che sarà estratto dagli stessi reperti biologici raccolti in ospedale sulla ragazza. Al momento, in attesa di un esame degli atti che sarà fatto in giornata, i tre giovani, tutti romani e di buona famiglia restano denunciati in stato di libertà.
Versioni contrastanti La procura di Velletri dovrà vagliare anche quanto raccontato invece da due testimoni che erano presenti alla festa a Tor San Lorenzo. Secondo alcune indiscrezioni, infatti, i testimoni, sembra giovani che partecipavano al falò, avrebbero già raccontato, nero su bianco alla polizia, che due notti fa non c’è stata alcuna violenza sessuale. Probabilmente, avrebbero detto i due testimoni, la situazione a causa della molta birra bevuta "sarebbe un pò sfuggita di mano ma senza nessuna violenza o nessun tipo di costrizione".
Gli accertamenti medici Gli investigatori della Squadra mobile, anche in attesa degli ultimi risultati sugli accertamenti medici fatti alla giovane studentessa, stanno cercando di ricostruire in ogni dettaglio il racconto fatto all’alba di ieri nel corso di un’audizione protetta con
una psicologa. La giovane vittima, è stato accertato, sarebbe stata trovata dal padre non lontano dalla spiaggia dove si svolgeva la festa e poco dopo avrebbe lei stessa raccontato di trovarsi lì, contro la sua volontà.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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