Su trasporti, rifiuti e ambiente la città dà lezioni di efficienza

Un confronto con altre 10 metropoli riguardo a servizi e qualità della vita. Mezzi pubblici ed energia i punti di forza. E migliorano verde e aria

Il trasporto pubblico sarà colpito dai tagli, ma finora è più che efficiente. Il verde pro capite non sarà da record - per l’alto numero di abitanti - ma è più esteso che altrove. La differenziata può migliorare, certo, ma i rifiuti sono un altro punto forte di Milano.
I problemi ci sono, ma la città non vive affatto quella decadenza che qualcuno vorrebbe far credere, ed è ancora in grado di dare lezioni di efficienza ad altre metropoli, italiane e non. Almeno a giudicare dal ritratto tracciato da Siemens Italia nell’ambito di un progetto di ricerca sulla sostenibilità ambientale di dieci città italiane.
Milano è virtuosa per i trasporti, con 650milioni di passeggeri trasportarti dall’Atm nel 2008 e l’astronomica cifra di 146.744.780 chilometri percorsi. La densità delle reti di trasporto è sopra la media, così come la media degli abitanti trasportati (694 rispetto agli 88 di media nazionale). Sono già partiti i lavori per il prolungamento delle tre linee di metropolitana esistenti e il bike-sharing cresce. Ma il vero punto di forza del capoluogo lombardo - spiega la ricerca - è rappresentato dalla gestione dei rifiuti, con un trend positivo che trova riscontro in tutta la regione, dove i rifiuti urbani avviati ad impianti di recupero «per i comuni capoluogo di provincia sono 240 chili per abitante rispetto ai 133 della media nazionale, e la raccolta differenziata raggiunge un buon 36% rispetto al 29% della media nazionale, e non si mandano rifiuti a discarica. Per quanto riguarda i rifiuti Milano è virtuosa soprattutto perché è una delle poche città nelle quali è stato attivato su tutto il territorio un sistema di raccolta differenziata «porta a porta», mentre fa meno bene per quanto su verde e aria.
I parchi? Luci e ombre: per superfice verde disponibile pro capite Milano lascia a desiderare rispetto alla media nazionale, ma la superfice comunale occupata dal verde è al 12%, e 20 anni fa era a malapena il 6 (è raddoppiata). Un’altra criticità è data dalla qualità dell’aria, «tutti gli indicatori riferiti all’inquinamento sono al di sopra della media nazionale», ma è pur vero che il rapporto Amat riferito al 2010 (fino a ottobre) evidenzia un miglioramento tendenziale complessivo negli ultimi tre anni del Pm10, con gli sforamenti della soglia di 50 microgrammi per metro cubo che sono stati 69 nel 2008, 60 nel 2009 e 53 nell’anno in corso.
«Milano ha messo al centro delle proprie linee di sviluppo la sostenibilità e il miglioramento della qualità dell’ambiente urbano», ha detto il sindaco Letizia Moratti introducendo la presentazione della ricerca. L’amministrazione comunale - rivendica - «ha messo in campo una serie di interventi volti alla promozione dell’efficienza energetica, alla prevenzione dell’inquinamento e alla riduzione degli attuali livelli di emissioni di gas serra, nel rispetto degli obiettivi stabiliti dall’Unione Europea entro il 2020».


Anche sul fronte dell’acqua si registra un trend positivo: gli indici di sostenibilità ecologica evidenziano, infatti, una situazione tendenzialmente migliore rispetto alla media italiana. In particolare molto al di sotto della media la percentuale delle perdite in rete, 10% contro il 31% nazionale.
Buone performance si registrano anche sul fronte dei consumi e dell’efficienza energetica.

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