Tempi di slow boat, tempi di navette. Nello scorso anno Azimut si è mostrata attenta ancora una volta alla tendenza lanciando la linea «Magellano». Dopo il successo della navetta «74» arriva così la «50» che si candida a essere una delle barche più ammirate del Nautico di Genova.
Omologato in classe A e con la notazione Green Plus, il nuovo quindici metri vuole essere il modello di medie dimensioni per tutti gli armatori che vogliono navigare in assoluta libertà, senza il bisogno di grandi prestazioni e nel massimo comfort. In alternativa ai due motori da 425 cv cè il sistema Easy Hybridm progetto esclusivo realizzato dal dipartimento R&D di Azimut e che consente di navigare sino a 8 nodi, nel silenzio più assoluto - si tratta di motori elettrici - e con la massima semplicità. Quanto allinterno, nellampia zona tra la cabina armatore - posizionata a centro barca - e la cabina vip a prua è possibile scegliere tra le più diverse configurazioni: studio e cabina ospiti, studio e secondo salotto, secondo salotto e cabina ospiti, studio e zona servizi separata. Azimut ovviamente non è solo «Magellano». Nel grande stand della Casa di Avigliana faranno bella mostra il 48 e soprattutto il 64 Fly, erede di quel 62 che ha regalato circa 200 vendite. Il progetto del 64 Fly è di Stefano Righini per gli esterni e Carlo Galeazzi per gli interni. Due certezze che unite alla sofisticata costruzione - vetroresina e carbonio in infusione - hanno portato a uno scafo di sole 28 tonnellate per un venti metri, quindi capace di ottime performance e consumi ridotti. Performance assicurate dai due propulsori da 1.150 cv luno. Il 64 Fly non passa inosservato: la particolare forma delle vetrate, i cristalli a specchio sul rollbar e la linea affusolata del fly danno il tocco in più.
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