Sui touch screen scriveremo «scivolando»

L'inventore del «T9», il sistema di aiuto alla scrittura sui cellulari, lancia Swype, un software per quelli con schermo a sfioramento, tipo iPhone. E si preannuncia rivoluzionario

Dopo il T9, ecco Swype per scivolare sui touch-screen. Cliff Kushler di Seattle, Stato di Washington. Il suo nome non dice niente a nessuno, ma tutti conoscono la sua invenzione: il T9, il software che indovina le parole quando si scrivono gli sms, i messaggini dei cellulari.
Ora Kushler ci riprova, e l'obiettivo sono questa volta i touch screen, cioè le tastiere virtuali di vetro, quelle degli iPhone e degli iPad della Apple, e dei più recenti smartphone della Htc, della Motorola e della Samsung che sfruttano l'Android della Google o il sistema Windows Mobile della Microsoft.
Il nuovo programma si chiama Swype e invece di digitare si fa scivolare il dito da una lettera all'altra della tastiera virtuale, guadagnando fino al 30 cento rispetto alla tecnica di scrittura tradizionale.
Swype, ancora allo stadio di programma beta, è disponibile negli Usa per l'Htc Hd2, i Motorola i1 e CliqXt, il Samsung Omnia II, il MyTouch 3g della TMobile. L'obiettivo della SwypeInc, la società che lo produce, è di renderlo disponibile entro la fine dell'anno su una cinquantina di cellulari smartphone.
Come scrive oggi il New York Times, non c'è invece ancora un accordo con la Apple, anche se Kushler intende presentare prossimamente ai responsabili della casa di Cupertino una versione speciale per l'iPhone e per l'iPad, il nuovo tablet.
Come indica il sito web di Swype (con alcune dimostrazioni del prodotto, visibili anche su YouTube), la versione beta, scaricabile gratuitamente ancora per alcuni giorni, è destinata ad Android e funziona in tre lingue: inglese, spagnolo ed italiano. Ad ogni telefonino venduto con il software, la Swype riceve un piccolo diritto di licenza.
Un esperto come Won Pak, il direttore Usa per le tecnologie presso la Samsung, considera Swype uno dei software del futuro.
Al Nyt Pak spiega che il programma «potrebbe diventare lo standard di fatto per i tablet, la prossima generazione di televisori o anche la prossima generazione di telecomandi». E la Swype non intende fermarsi qui: sta mettendo a punto un nuovo software di riconoscimento vocale, più sofisticato di quelli attualmente disponibili.
Il programma T9 è presente su circa 4 miliardi di cellulari, e Swipe spera di fare meglio.

Kushler ed i suoi partner avevano venduto il T9 per 350 milioni di dollari al colosso del web Aol, ed ora appartiene alla Nuance, una società specializzata nel riconoscimento vocale, che sta mettendo a punto nuove versioni.

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