Sul web gli ex An scaricano Fini: «Non sei più dei nostri, vattene»

«... Ma caro Fini, mo che ’a rapina t’è mezza riuscita, vojo da vede’ chi è che nun te sputa in faccia. A parte quei zozzoni gargarozzoni che te sbavano dietro pe fatte er cappotto mejo de come tu l’hai fatto a Berlusconi!! Hai fatto Penelope ma pe’ fa cornuto sto Governo e tutto er popolo italiano assieme ai sinistrati che ce vanno a nozze! A Silvie’... caccili via sti zozzoni, tornamo ar voto. Che questi ormai t’hanno incatenato. Vedrai... stravinceremo alla grande!! Oh yesse!!». Titolo della poesia in undici strofe: «L’Infame», autrice: Romana de Roma.
La verità, forse, è scritta sui muri. Anzi, sul Muro Parlante, sottotitolo: «La palestra delle idee del mondo libero, costruisci anche tu un mondo migliore», che è la piazza telematica del sito silvioberlusconifansclub.org dove gli azzurri fanno a gara per far arrivare al premier, in termini più o meno folcloristici, il loro pensiero sul confronto-scontro con Fini. E, per la verità, la maggior parte dei postaioli, coloro cioè che imbucano i loro pensieri nei vari blog, va dritta al cuore del problema. Gianluca è telegrafico: «Silvio, manda a casa quel politicante che pensa solo a se stesso e non al Paese... con tutti i problemi che ci sono». E Angelo Muggia, sempre sul Muro Parlante rincara: «Fini non può spezzare i nervi del Cavaliere (che, oltre tutto, li ha d’acciaio), ma solo quelli degli esponenti dell’opposizione, che sono lì in spasmodica attesa di una secessione che non avverrà mai...»
Recordman della sintesi nel messaggio che vuole trasmettere al Cavaliere anche mister o miss Ahahaha che sul sito ilpopolodellaliberta.it scrive: «Fini fuori.. o andiamo fuori noi elettori..». Più o meno lo stesso concetto di F: «Il Pdl è degli elettori: solo noi lo facciamo restare in piedi; non siamo più disponibili a compromessi. No a Fini e alla sua prima Repubblica. Forza Silvio, Forza Italia». Si accoda Giuliano: «Fini è stato imbarazzante, se ne vada subito!» Mentre Andrea Mi, puntualizza: «Fini, che senza il Pdl mai sarebbe arrivato alla presidenza della Camera, ha diritto di critica, ma dovere di lealtà». Per Simona «Fini parla come un leader dell'opposizione, ha talmente tanto rancore contro il bel rapporto Lega- Berlusconi che è capace di tutto. Deve lasciare la presidenza della Camera».
Amareggiato Rosario: «La sinistra è quasi inesistente come consistenza politica. E Fini che fa??? Destabilizza il Pdl, incredibile». Altro giudizio disincantato arriva da XGiovanni482: «Fini non è il co-fondatore. Ha dovuto, per non sparire politicamente, aderire al Pdl. Il suo comportamento di oggi ne è la prova. Quale ideologia? Ha rinnegato tutto».
Decine e decine sono i messaggi che vedono dietro l’atteggiamento del presidente della Camera una seconda intenzione o un’abile regia. Come quello di Cesare P. che scrive: «Mi sorge il dubbio che Fini lavori così per ottenere dei crediti da spendere domani con Bersani & Co». E Magda segue a ruota: «Fini ha cambiato idee politiche, non è più di destra, e questo è evidente a tutti. È nel suo diritto, ma deve lasciare il Pdl e cercare approdo altrove». Che abbiano ragione? Alkampfer suona invece la «sveglia! Berlusconi chieda votazione a maggioranza nel Pdl per mandare via Fini ed i finiani! Non si può permettere un’opposizione comunista dentro il Pdl!!! Fini ed i finiani tirano in ballo questioni non questioni, creano finti problemi per nascondere (pensano loro) ciò che è palese: stanno con D’Alema e Casini!». Concetto ribadito da Antonella: «Se Fini preferisce la democrazia dei komunisti, si accomodi, ma ci lasci in pace!».
E se Giovanni Alvaro sul Muro Parlante scrive che «il controcanto, in cui si è specializzato Gianfranco Fini, quello viene recitato ogni volta che Berlusconi apre bocca, sarà anche celebrato dagli antiberlusconiani come un grande evento perché fa sognare e immaginare scenari che la realtà non consente di ottenere, ma è la confessione nuda e cruda della mancanza di idee», sui siti di destra dove si radunavano e si radunano i fedelissimi di Gianfranco, i toni sono decisamente duri contro il loro «condottiero». Su destrablog.eu Aldo Atti scrive: «Mi auguro, per il bene del centrodestra, che si faccia chiarezza definitiva chiudendo per sempre il capitolo finiano relegandolo in archivio. Storace e Berlusconi: gli unici due ad aver detto apertamente e chiaramente in faccia a Fini quello che pensano di lui» mentre Ipse Dixit su daw-blog.

com scrive: «Fini, dopo essere rimasto scornato dalla vittoria alle Regionali, di fronte a tre lunghi anni di legislatura dove Berlusconi e Bossi avrebbero finalmente portato a termine la riforma federale dello Stato, ha cercato e cerca di mandare all’aria il tavolo, adesso tira fuori non meglio precisate questioni politiche, domani si alleerà con Casini e Rutelli».

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