Sulla navicella i tecno-gioielli italiani: i moduli Leonardo, Raffaello e Donatello

C’è tanta ricerca scientifica e alta tecnologia italiana a bordo dello Shuttle Discovery. A partire verso la Stazione Spaziale Internazionale per la missione Sts-121 sono infatti l’Mplm (Multifunctional Pressurized Logistical Module) Leonardo, sviluppato dall’Alcatel Alenia Space per conto dell’Agenzia Spaziale Italiana e l’esperimento Altea (Anomalous Long Term Effects on Astronauts).
Si tratta di un esperimento mirato a verificare le missioni spaziali umane di lunga durata per l’esplorazione e la colonizzazione del sistema solare. Lo strumento è stato realizzato dalla Laben sempre per l’Asi e ne ha la responsabilità lo scienziato Livio Narici dell'Università di Roma Tor Vergata.


Per il modulo Leonardo è un ritorno sulla Iss, visto che è ormai alla sua quarta missione, la settima complessivamente per i moduli italiani, di cui fanno parte anche gli Mplm Raffaello e Donatello che, fino alla fine della costruzione della Stazione Spaziale Internazionale prevista per il 2010, ne compiranno in tutto dieci.

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