Summit Panathlon, e Rapallo ritorna capitale dello sport

A settembre un incontro internazionale con i presidenti e gli staff dei club affiliati che operano nel mondo a favore di atleti

Summit Panathlon,  e Rapallo ritorna  capitale dello sport

Rapallo potrebbe tornare ad essere la città internazionale che è stata tanti anni addietro (epoca dei «Trattati»), quando i grandi personaggi della letteratura, della cultura e dello spettacolo soggiornavano in città. Potrebbe perché, alcune sere fa, all’hotel Riviera che fu caro ad Hemingway, in occasione di un incontro fra soci del locale Panathlon Club, associazione che promuove i valori più autentici dello sport, è stato annunciato che a settembre arriveranno a Rapallo i governatori dei più importanti «Distretti» mondiali dei vari Panathlon. «È un appuntamento straordinario - ha detto Giorgio Costa, nuovo e pimpante presidente del Panathlon club Rapallo -. Ci stiamo lavorando da tempo e finalmente abbiamo avuto il consenso per avere Rapallo come «cuore» ospitante di questo evento». Costa considera questo il suo primo grosso colpo organizzativo («Il Panathlon finalmente come elemento trainante del rilancio turistico della città»). Il Governatore Federico Ghio ha ribadito la piena soddisfazione, così come il segretario generale del Panathlon Internazionale che ha sede proprio a Rapallo, Sergio Allegrini che ha spiegato i risvolti di questo grande evento. L’occasione è stata la serata in omaggio a due nuovi soci del Panathlon ruentino: l’ex commissario prefettizio Mario Spanu e Giovanni Arata, grande giocatore di golf. Una serata anche commovente con un documentario firmato da Fabrizio Pagliettini (segretario generale del Golf club), con immagini struggenti e l’invito a «capire» davvero cosa sia il golf. Poi i ricordi di Spanu (splendido figlio di Sardegna: ha ricordato persino un certo Taddia, terzino di un Cagliari stupendo), le sue esperienze al Comune di Rapallo (non ha voluto però ricordare le care «bordate» dell’ex sindaco Capurro), quindi la cena firmata da quel genio della ristorazione che si chiama Claudio Gambero (e della sua consorte, insostituibile Silvana: che meravigliose le cento rose con i colori di Panathlon!). Ha offerto certi «paccheri» con le acciughe di Monterosso, ha pescato per gli invitati lo «spatola» e lo ha condito con erbette fresche, ha trionfalmente chiuso con un dolce «pasticcio» mondiale, da tavola internazionale. Resta, dunque, l’attesa per il grande evento. Giorgio Costa è già al lavoro con i suoi collaboratori.

La città ospiterà personaggi illustri - non dimentichiamo che nei Panathlon del mondo sono iscritti uomini di vertice dei vari paesi e in tutte le attività - e l’augurio è che senta davvero di poter ritornare quella Rapallo tanto amata negli anni di fine secolo.
www.vittoriosirianni.it

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