Tassazione unica in Europa?

È possibile pensare a una tassazione unica in Europa? Ed è pensabile una riforma a breve scadenza del sistema italiano in materia fiscale?», sono questi gli interrogativi principali ai quali cercherà di dare risposta il convegno organizzato domani a Roma dalla Gmm Business Solutions in collaborazione con Agicos. Appuntamento allo Sheraton Golf Parco dei Medici dove si parlerà anche della Finanziaria (dura o morbida?) e del nuovo mercato scaturito dal Decreto Bersani. Sul primo tema gli operatori hanno trovato un momento di convergenza nella richiesta di arrivare a una tassazione sul margine lordo invece che sulla raccolta globale. Come avviene in Inghilterra e Spagna. A luglio il bookmaker inglese Betfair, leader nel betting exchange, aveva presentato uno studio dal titolo «La tassazione delle scommesse: verso un’imposta sul margine lordo», realizzato dal Centro di ricerche per l’economia e la finanza, con l’obbiettivo di fornire lo scenario più plausibile possibile nel caso di un cambiamento epocale della politica erariale. Ne scaturirebbero, almeno sulla carta, quote più competitive per gli utenti e maggiori profitti per gli operatori con un controllo più accurato degli effetti transfrontalieri. Ci guadagnerebbe anche il fisco con 8 milioni di ulteriori introiti fiscali a fronte di un incremento degli incassi, pari a circa 400 milioni. Lo affermano le simulazioni effettuate sul nostro mercato dai ricercatori di Betfair. Il cambiamento si svolgerebbe in due tempi: dapprima con l’introduzione di un’imposta sul margine lordo del 29% per le scommesse sportive e del 16% per quelle ippiche; in una seconda fase con una riduzione delle aliquote rispettivamente al 19% e al 12%, riduzione compensata dall’incremento della raccolta. In Inghilterra, ovvero nel primo mercato europeo, la quota fiscale è pari al 15%. In Spagna è addirittura inferiore su alcune tipologie di scommesse.
Positivo il commento di Antonio Costanzo, responsabile rapporti con i media di Bwin: «La riforma, derivata dall’imposta sul margine lordo, porterebbe sicuramente a un incremento della competitività e della concorrenza fra gli operatori». A suo dire i tempi sono maturi per realizzare una proposta del genere in Italia. Ma quando e come? Una ipotesi va fatta in base alle dichiarazioni rilasciate a TgSport dall’on. Alfiero Grandi, sottosegretario alle Finanze, in cui lascia intravedere la fine di Aams e il debutto di due agenzie, una dedicata ai giochi e l’altra ai tabacchi. «Mi aspetto che la nuova Aams, che non si chiamerà più così, ed il nuovo management introdurranno più novità che conservazione», le sue parole.

Nell’ambito di questa rivoluzione, che prenderebbe piede a primavera del prossimo anno, potrebbe trovare posto la riforma del sistema fiscale con largo anticipo rispetto alle previsioni raccolte un anno fa negli ambienti vicini al ministero dell’Economia. Sarebbe il preludio all’allineamento della tassazione sulle scommesse in tutta l’Europa comunitaria.

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