Tasse, ai lombardi 347 milioni di rimborsi

L’anno comincia con una boccata di aria fresca per la Lombardia. Chi riceverà una lettera firmata dall’Agenzia delle Entrate, potrà stare tranquillo: non c’è nulla da pagare, sono rimborsi. Ammontano ad oltre 347 i milioni di euro che, nei prossimi giorni, saranno recapitati dall’Agenzia ai contribuenti lombardi. Una cifra considerevole raggiunta sommando i rimborsi che spettano alle imprese (per un totale di 254 milioni) e quelli destinati alle persone fisiche, quasi 93 milioni di euro. Nuova linfa alle imprese locali, provate dalla chiusura dei bilanci, non sempre in positivo, del 2009. In tutto, sono in arrivo 5.725 rimborsi, relativi sia alle imposte dirette che a quelle indirette. Ma la Lombardia attende anche sostegno alle persone fisiche, cui saranno recapitati 76.553 rimborsi. I dati su base provinciale segnalano il primato dei contribuenti del capoluogo, cui andranno quasi 28mila rimborsi: 35 milioni. Milano aspetta quasi il 38% del totale. Seguono, poi, le province di Bergamo, 5.971 rimborsi per quasi 10 milioni, Monza e Brianza, 7.172 rimborsi per 9 milioni, e Brescia, 6.662 rimborsi per un totale di 8 milioni. Con i suoi 93 milioni, inoltre, sul versante dei contribuenti Irpef la Lombardia è la destinataria di circa il 24% dei 390 milioni di euro in distribuzione, in totale, a livello nazionale.
«Una campagna di rimborsi e restituzione fiscale - commenta l’assessore lombardo al Bilancio, Romano Colozzi - oltre a portare un vantaggio finanziario concreto per coloro che ne saranno coinvolti, lascia trasparire un riconoscimento civico per cittadini e imprese che hanno svolto fino in fondo il proprio dovere». Per questo Colozzi, anche in veste di coordinatore nazionale degli assessori regionali al Bilancio, esprime la sua soddisfazione per l’operazione avviata dall’Agenzia delle entrate. «Auspico - aggiunge - che si possa presto rafforzare, attraverso l’attuazione del federalismo fiscale, una gestione tributaria che preveda il pieno coinvolgimento delle autonomie territoriali: una maggiore giustizia fiscale può e deve consentire di arrivare, in tempi non biblici, ad una riduzione delle aliquote e della pressione complessiva».


Per i contribuenti che hanno comunicato all’Agenzia delle Entrate il codice Iban, i rimborsi verranno accreditati direttamente sul conto corrente. Per tutti gli altri, invece, le somme verranno pagate con vaglia cambiario della Banca d’Italia oppure in contanti in un qualsiasi ufficio postale.

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