Nulla è più importante che la scelta di una password sufficientemente complessa e sicura. Soprattutto in questa era dominata dai servizi digitali, dove informazioni decisamente sensibili - dal proprio conto corrente fino ai dati sulla salute - vengono conservate sui più svariati server sparsi per il mondo. Eppure vi è chi ancora non ha compreso la necessità di proteggere la propria privacy dagli occhi indiscreti dei malintenzionati, prestando attenzione alle chiavi d'accesso. Anche per il 2020, infatti, la parola chiave più diffusa a livello mondiale è "123456".
È quanto dimostra una recente indigine di NordPass che, nelle ultime settimane, ha passato al setaccio le chiavi d'accesso più diffuse al mondo. E le prime 200 appaiono del tutto allarmanti, se si considera come "123456" sia attualmente utilizzata da 2.543.285 persone in tutto il Pianeta. Certo, con la necessità di accedere a sempre più servizi digitali, gli utenti hanno assistito alla noiosa moltiplicazione delle procedure d'accesso, così il ricorso a una parola fin troppo semplice da ricordare sarà sembrata a molti un'ottima idea. Ma la pigrizia non fa altro che aprire le porte a conseguenze del tutto spiacevoli, dalla perdita di denaro fino al furto d'identità.
Purtroppo "123456" è in buona compagnia. Se si prendono in considerazione le 10 chiavi d'accesso oggi più diffuse online, la fotografia che ne emerge è a dir poco sorprendente:
- 123456
- 123456789
- picture1
- password
- 12345678
- 111111
- 123123
- 12345
- 1234567890
- senha ["password" in portoghese, ndr]
Password sicure: cosa fare
Gli esperti di NordPass consigliano di scegliere sempre password sufficientemente lunghe, alternando non solo maiuscole e minuscole, ma inserendo anche caratteri speciali per rendere più difficile la vita ai malintenzionati. Ci vuole meno di un secondo per scovare una parola d'ordine come "123456", centinaia di anni per una soluzione lunga 10 caratteri, contenente maiuscole, minuscole, numeri e caratteri speciali. Ancora, gli esperti suggeriscono di cambiare credenziali d'accesso ogni 90 giorni e, se possibile, non usare la medesima parola chiave per tutti i servizi a cui si è registrati.
E se la pigrizia dovesse comunque prendere il sopravvento, si ricorda come esistano diversi servizi che permettono all'utente di non doversi ricordare nemmeno una singola parola d'ordine, grazie alla creazione di chiavi alfanumeriche complesse conservate in modo sicuro sulla nuvola. Apple e Google offrono già questa comodità all'interno dei loro sistemi operativi, in alternativa ci si può affidare a proposte terze come 1Password.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.