Telecamere in azione sulle strisce gialle

Sarà pur vero come dice Hubert Guyot, amministratore delegato di Amt, che «il nostro obiettivo finale è di non fare più multe», ma per i genovesi che invadono le corsie gialle riservate ai bus è scattata l'ora della tolleranza zero. Da ieri, infatti, sono entrate in funzione le prime due telecamere installate dall'azienda di trasporti in via Archimede e via Tolemaide per il rilevamento e il controllo della sosta e dei transiti non autorizzati lungo i «corridoi di qualità».
E per chi sgarra si annunciano dolori: 74 euro di multa (con due punti detratti dalla patente) in caso di divieto di sosta nelle corsie riservate ai mezzi del trasporto pubblico, 70 per automobilisti e centauri indisciplinati che transitano nelle corsie gialle. Insomma l'occhio elettronico di Amt non perdona. Anzi, entro il 2007 l'intenzione dell'azienda è quella di installare altri venti varchi in tutta la città, partendo nei prossimi giorni dalle due telecamere previste in via Canepari e via Fillak. Gli obiettivi dell'operazione sono noti: aumentare la velocità commerciale dei mezzi, guadagnando un chilometro all'ora sull'intera rete e migliorare la regolarità (ossia la puntualità) del servizio. Oltre (ma questo non si dovrebbe dire) a rimpinguare le asfittiche casse dell'azienda. Perché in base a una delibera comunale approvata ad ottobre i ricavi delle multe saranno incassati proprio da Amt. Aggiunge Guyot che «lo scopo del controllo elettronico non è tanto fare le multe, quanto ottenere il rispetto delle corsie preferenziali riservate ai bus». Per riuscirci Amt ha deciso di potenziare il numero degli ausiliari del traffico adibiti al rilevamento e al controllo delle corsie gialle. Nel 2006 l'azienda ha abilitato 75 nuovi ausiliari rinforzando la dotazione di mezzi: 4 nuove vetture (2 Panda e 2 Punto) e altri due motorini «Liberty 200» della Piaggio. Ma lo strumento di dissuasione più efficace dovrebbe essere l'impiego delle telecamere installate sui pali delle strade. Che si accenderanno tutte le volte che un'auto transiterà o sosterà lungo le corsie gialle passando sopra una spira elettromagnetica «nascosta» sotto il manto stradale. L'occhio elettronico registrerà la targa dell'autista indisciplinato, inviando una serie di fotogrammi alla centrale operativa di Amt.

Dopo un controllo da parte dei responsabili dell'azienda per scagionare eventuali soggetti abilitati al transito nelle corsie preferenziali (a Genova sono 15 mila), i dati dei «trasgressori» verranno inviati alla polizia municipale che recapiterà a domicilio il temuto bollettino.
Intanto in Comune Giuseppe Costa (Fi) si è rivolto al sindaco Pericu ricordandogli il recupero delle aree della rimessa Amt di via Reti per migliorare la qualità della vita dei residenti.

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