Tempo e smog, ecco quanto vale Pedemontana

Cassano MagnagoCon l’apertura dei cantieri di Pedemontana ci lasciamo alle spalle quarant’anni di attesa. L’autostrada che collegherà le province di Varese, Como, Monza e Bergamo, passando a Nord di Milano, sarà pronta entro il 2015 e l’avvio dei cantieri è anche l’occasione per fare due conti. Cosa ci guadagniamo con il nuovo collegamento? Innanzitutto 45 milioni di ore all’anno: meno tempo perso in coda, per un valore economico pari a 700 milioni di euro. E poi avremo meno smog: il traffico sarà più agevole e non dovrà gravitare per forza sulle tangenziali di Milano. Tradotto in cifre, significa 500mila chili all’anno in meno di polveri sottili. Infine, aspetto non di poco conto, la Pedemontana significa pure 35 milioni di litri di carburante risparmiato, qualcosa come 45 milioni di euro all’anno.
Questi i numeri, a cui si aggiungono un milione di alberi lungo gli oltre 106 km di tragitto. «Non bastano, mettiamone di più» esorta, in collegamento telefonico alla cerimonia di apertura dei lavori a Cassano Magnago, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. A rispondergli sono Umberto Bossi con una battuta («Lassa stà, al verde ci pensa la Lega») e Roberto Formigoni con un impegno («Stiamo lavorando per realizzare in Lombardia dieci foreste di pianura»).
«Abbiamo desiderato la Pedemontana per tanti anni - aggiunge Berlusconi - e ci porterà tanti vantaggi, è testimonianza della volontà di rilancio. Guardiamoci sempre dalla macchia della burocrazia che frena tutto». L’accelerata al progetto dell’autostrada è arrivata solo negli ultimi anni. Del collegamento si parlava già negli anni Sessanta ma è solo tra il 2001 e il 2006 che l’iter è stato sbloccato. Per questo, durante l’inaugurazione, è stato abbattuto un muro di ghiaccio, costruito per simboleggiare il congelamento, durato anni, delle pratiche burocratiche legate alla grande opera. Un muro abbattuto a picconate e a colpi di ruspa prima dell’inizio dei lavori, curati da Impregilo. I cantieri partono da Cassano Magnago, vicino a Malpensa: lo stesso luogo da cui, nel 1924, cominciarono i lavori per costruire l’autostrada A8.
«Nel 1995 - ricorda Formigoni -, all’inizio della mia prima legislatura, ricordo di aver chiesto ai miei collaboratori di ritirare fuori dal cassetto quel vecchio progetto della Pedemontana che tutti consideravano irrealizzabile e invasivo. Dopo centinaia di ore di trattative e anni di lavoro, siamo arrivati a un accordo di programma condiviso da tutti. È quello che molti chiamano il metodo lombardo».
Formigoni parla di una «svolta epocale» che ci permetterà anche di agganciare il Corridoio 5, l’immenso collegamento che unirà Lisbona a Kiev. Per l’assessore lombardo alle Infrastrutture Raffaele Cattaneo, l’avvio dei cantieri è un «riscatto» che trasforma Pedemontana da un’opera immaginaria di cui si parlava e basta a un progetto reale, che sarà finito nel dicembre 2014. Fino a quando l’opera non sarà del tutto completa, assicura Cattaneo, non si parlerà di alcun tipo di pedaggio, nemmeno quando saranno ultimati (nell’agosto del 2013) i primi due lotti. E anche quando arriverà il momento di pagare, non lo si farà certo attraverso i caselli, ma tramite sistemi più moderni e automatici come il free flow.


«È stata la legge Obbiettivo - puntualizza il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà - a permettere di accelerare i tempi, promuovere la voglia del fare e del fare bene». «Dopo anni di lavoro a tavolino - aggiunge l’amministratore delegato di Autostrada Pedemontana Lombarda spa - oggi cominciamo a costruire il più grande sistema viabilistico, in anticipo sui tempi previsti».

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