Wimbledon, recupero lampo di Djokovic, che avvisa i rivali: "Il ginocchio sta bene"

Il campione serbo è pronto a tornare in campo a sole tre settimane dall'intervento chirurgico al ginocchio destro

Wimbledon, recupero lampo di Djokovic, che avvisa i rivali: "Il ginocchio sta bene"
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Carlos Alcaraz e Jannik Sinner sono avvisati: per la corsa al terzo Slam della stagione ci sarà anche Novak Djokovic. Il serbo, alla ricerca del suo ottavo titolo a Wimbledon per agganciare Roger Federer, si è detto fiducioso circa le sue condizioni di salute e sul recupero dall'infortunio patito durante il Roland Garros. A sole tre settimane dall'operazione al menisco del ginocchio destro, pertanto, il numero due al mondo è pronto a competere sui mitici campi dell'All England Lawn Tennis and Croquet Club di Londra.

"Il ginocchio ha risposto bene, non ho avuto nessuna ricaduta. Perché, dunque, non darmi una possibilità?", spiega Djokovic nella conferenza stampa della vigilia durante il "Media Day". L'arrivo a Londra è avvenuto la scorsa domenica 23 giugno, e da allora il tennista serbo si è misurato con alcuni colleghi per verificare il livello del suo recupero."È stata una settimana molto buona di allenamenti", precisa Nole, "soprattutto negli ultimi tre giorni mi sono allenato intensamente giocando punti e set con Sinner, con Frances Tiafoe, ieri con Medvedev, poi una doppia sessione con Emil Ruusuvuori, e oggi con Rune". Non si è trattato di semplici scambi, ma di un test probante. "Abbiamo giocato ad alta intensità, ci sono state molte situazioni in cui il ginocchio è stato messo alla prova, come i cambi di direzione. Ed è andata molto bene finora".

Ecco quindi spiegato perchè l'ex numero uno del ranking Atp ha deciso di non cancellarsi dal tabellone: l'esordio contro il qualificato ceco Vit Kopriva è in programma per il prossimo martedì 2 luglio. L'obiettivo non è certo quello di fare una gita a Londra o di superare qualche turno, ma vincere il suo ottavo trofeo a Wimbledon per arricchire la pagina dei suoi record. Aggancerebbe così Roger Federer in vetta all'albo d'oro dei Championships, raggiungerebbe il 25esimo Slam lasciandosi alle spalle Margaret Court e diventando il più vincente della storia tra uomini e donne, sarebbe il più "vecchio" campione nell'era Open e il primo a trionfare sui prati dell'All England Lawn Tennis and Croquet Club per più di una volta da Over 35.

"Ovviamente quando il torneo inizierà, avrò più sensazioni e più feedback su come il ginocchio potrà reagire in partite al meglio dei cinque set", spiega ancora Djokovic."Quando mi sono infortunato al Roland Garros ho preso subito la decisione di operarmi, con molti dubbi sulla mia partecipazione a Wimbledon". Poi il confronto con alcuni colleghi con alle spalle infortuni simili, a partire da Taylor Fritz, lo ha spinto a tentare."Mi ha detto che 21 giorni dopo era in campo a Wimbledon", spiega Nole. "Anche Stan Wawrinka e Lindsay Vonn hanno condiviso le loro esperienze. Mi hanno dato fiducia, mi hanno convinto che avrei potuto giocare Wimbledon se la riabilitazione fosse andata bene e se il ginocchio avesse risposto bene".

"Ho 37 anni, forse dovrei rischiare meno e prepararmi per le Olimpiadi", considera Djokovic,"ma ho un incredibile desiderio di giocare, semplicemente di competere. Soprattutto qui a Wimbledon, un torneo da sogno fin da quando ero bambino".

"Se scendo in campo è per il titolo", avvisa, "e gli ultimi tre giorni mi hanno dato abbastanza ottimismo, mi hanno fatto capire che nelle prossime settimane posso competere al livello più alto".

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