Sembrava, allapparenza, un colpo facile che doveva filare liscio. I balordi per non incontrare impicci prendono di mira unanziana di settantasei anni suonati. Può reagire, creare problemi? Sì. La donna, nonostante gli anni, gestisce una pompa di benzina a Giussano. Quel giorno il distributore è aperto, la benzinaia serve parecchi clienti e infila in cassa un bel gruzzoletto. Alle venti, chiude i battenti, preleva lincasso e sale in auto per tornare a casa. Si avvicina la coppia di balordi: forse hanno un taglierino stretto in mano e il volto mascherato. Con un martello, mandano in frantumi il vetro laterale destro della macchina con a bordo la donna. I rapinatori minacciano: «Dacci i soldi altrimenti fai una brutta fine». Parole al vento.
La benzinaia si mostra sorpresa eppure trova il coraggio di scendere dallauto. Savvicina ai malviventi che, vista la situazione pensano di terminare il colpo in un battibaleno. Invece? Leggere per credere. La settantaseienne con spirito e coraggio da vendere, prende la mira e sferra un calcio nel basso ventre a uno degli aggressori. Calza un paio di scarponcini e piazza la botta con estrema precisione.
I rapinatori potevano aspettarsi di tutto, ma, certamente non avevano fatto i conti con la pedata dove «non batte il sole». Il malcapitato si piega dal dolore urla come un forsennato e batte immediatamente la ritirata subito seguito dallesterrefatto complice. La rapina va a monte, i balordi, entrambi italiani, si lanciano nella loro utilitaria e scompaiono.
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