Ibiza - Ma si è capito soltanto dopo, a notte fonda. Qualche ora prima, mentre il sole scendeva sul mare davanti alla spiaggia dell’Amante Beach Club, Kylie Minogue era semplicemente una superstar del pop che presentava il nuovo cd Aphrodite e si era vestita (stranamente bene) con un peplo bianco, le spalle appena scoperte, quel sorriso che ti fulmina. «Ora la mia dance pop ha un’energia incredibile » trillava lei seduta quasi a strapiombo sull’acqua, raggiante. Ma dopo, alle tre e mezza di notte, quando è salita sul mini palco del Pacha, uno dei templi della dance europea, avvolta in un abitino chiaro che non lasciava nulla, proprio nulla, all’immaginazione, si è trasformata nell’altra Kylie: la regina della sensualità. Quattro canzoni (il singolo All the lovers , Can’t get out of my head , Get outta my way , Love at first sight ) e dieci ballerini. Volume spaventoso. Aria condizionata glaciale. Un’atmosfera che imponeva il superlativo: eccitatissima. D’altronde Kylie Minogue, che ha 42 anni e ha venduto sessanta milioni di dischi, è una signora delle notti dance, meglio se imbevute di esagerazioni e confusioni.
Perciò, alle quattro di un mattino di luglio, al Pacha di Ibiza c’era davvero un affollamento ultrabbronzato, una parata di bicipiti, push up e sorrisoni ammassati sotto la popstar che pompava ritmo con la sua vocina seguendo la base musicale. Qualche giorno fa, questa mini australiana lanciata dalla tv (negli anni ‘80 era protagonista di una sitcom), si è trovata sul palco di Glastonbury, sostanzialmente uno dei festival rock più famosi del mondo, roba che di solito raccoglie gli U2 o gli Oasis o i Coldplay. Ed è stata bombardata di applausi. E va bene che lei dica: «Mi sentivo in famiglia, c’erano gli Scissor Sisters e il nostro produttore comune Stuart Price». O che aggiunga: «È stata un’esperienza magica».
Vero. Considerata per anni una cantante one shot, una di quelle che azzeccano un successo e poi rimangono nel limbo per decenni, nel 2005 Kylie Minogue è realmente entrata nel cuore del pubblico affrontando un tumore al seno in un modo che poche dive fino a quel momento si erano permesse: pubblicamente. Ha parlato chiaro. Si è fatta fotografare emaciata e con i capelli radi. Ha ammesso che dopo la chemioterapia avere i bambini sarà, insomma, molto più difficile. In poche parole è diventata una sorta di modello, specialmente per donne e comunità gay. Ieri, sempre accrocchiata sulla sua sedia di vimini davanti al tramonto, ha detto che «ormai con Twitter, Facebook e il mio blog è facile tenere i contatti con i fan».
Ma un mese fa, quando ha scelto i Wind Music Awards di Verona per l’anteprima mondiale del suo singolo, nei camerini dell’Arena di Verona agli amici ha spiegato meglio quali siano i contatti cui tiene di più: «Ancora oggi le donne mi scrivono ringraziandomi perché anche loro adesso parlano in pubblico della loro malattia ». In poche parole, proprio mentre esce questo disco che ha almeno tre singoli spaccatutto, lei è una delle poche dive bipartizan. Sexy e impegnata. Seminuda ma vestita di uno slancio sociale che è stata davvero la sua marcia in più. Oggi dedica maliziosamente il cd alla dea dell’amore e gira video con piramidi umane in pose allusive come nel singolo All the lovers , che lei definisce «una dimostrazione d’amore» ma che tanti hanno bollato come «un’orgia ». Ma è anche un punto di riferimento, finanzia fondazioni di ricerca sul cancro e i giornali la inseguono per chiederle pareri. «Però mi piacerebbe fare la regista o tornare a recitare».
Insomma la terza vita di Kylie Minogue (stellina tv, stellina pop, infine quasi guru) è quella che le piace di più. E anche l’altra notte, mentre accarezzava con la sua vocina acuta il pubblico schiacciato sotto il palco, s’è capito che ora è persino più sensuale di prima.
Certo, è pur sempre una che si irrigidisce se solo sente nominare la concorrente Lady Gaga («È un grande talento, fa bene all’industria») e che viaggia con uno squadrone di assistenti che neppure la regina d’Inghilterra. Però, sotto tutto il suo scintillio posticcio, c’è uno slancio autentico e a gioco lungo la sincerità, si sa, rende più del botulino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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