TheOneMilano rivoluziona l'haut-à-porter donna e il made in Italy diventa "superbrand"

Stile cosmopolita e urbano per il salone che presenta le collezioni di 349 brand in fieramilanocity dal 20 al 23 febbraio. Attesi 10mila buyer. Confartigianato Moda valorizza il lavoro dei nostri artigiani e il prodotti unici d'eccellenza. L'edizione di settembre si terrà nel polo espositivo di Rho con Micam e Mipel

TheOneMilano rivoluziona l'haut-à-porter donna e il made in Italy diventa "superbrand"

L’haut-à-porter femminile d'alta gamma rivoluziona i canoni dello stile e si immerge in un mondo “urban e cosmopolitan” tipico delle metropoli palcoscenico della moda che indossa ogni giorno o nelle occasioni speciali, mutevole come le ore della giornata e lo scenario “urbano” diventa l’edizione #7 di TheOneMilano, che svela tutti i trend più cool della stagione autunno-inverno 2021 per la donna. Trasformazione culturale e antropologica che parte dal concept degli allestimenti del Salone dell’haut-à-porter che si tiene in fieramilanocity dal 20 al 23 febbraio ridisegnato dall’architetto Italo Rota e dalla scenografa Margherita Palli dove i padiglioni si trasformano in una città operosa e produttiva.

È la chiave di lettura di una manifestazione che si ispira al claim “It’s always Winter somewhere…C’è sempre un inverno da qualche parte nel mondo” e va oltre la rigidità delle stagioni della moda. Così le corsie della fiera diventano viali, gli stand palazzi pieni di storie e di persone, le piazze luoghi di incontro e di scambio, di relax e di riflessione. E nel punto centrale d’accesso ai padiglioni 3 e 4, dove si trovano le scale mobili (simbolo dinamico di mall, aeroporti, metropolitane e stazioni) spuntano gigantesche strutture a forma di montagna, alberi d’inverno, funghi e fiocchi di neve: sono le boule de neige e il loro mondo slow, fantastico e sognante.

In fondo la moda è un sogno che si trasforma e interpreta la personalità di chi scegli e indossa i capi presentati in fiera da 349 brand, 172 italiani e 177 internazionali che hanno già fatto registrare a fine gennaio, 6.000 buyer con una previsione di circa 10mila attesi. Il guardaroba delle collezioni per la donna è davvero completo: dal capo #furandleather alla maglieria, attraverso il capospalla e tutto l’haut-à-porter con una forte presenza di capi in pelle e pelliccia con oltre 100 espositori del settore a cui sono interessati i più importanti buyer, in particolare esteri.

“TheOneMilano accoglie il ritorno in fiera di aziende storiche, che negli ultimi anni avevano scelto altre formule distributive e che oggi tornano a riconoscere al salone un ineguagliabile ruolo attrattivo in termini di sistema. Da segnalare le ottime performance per numero di aziende presenti dai Paesi del grande manifatturiero europeo, ma anche la presenza di nuovissimi brand, grazie al lavoro di scouting internazionale fatto dal marketing team del salone - spiega il presidente della manifestazione Norberto Albertalli -. E ad accrescere l’interesse e la forza della manifestazione c’è la piattaforma digitale www.alwaysonshow che da un lato consente di ammirare le novità in anteprima, dall’altro fa dialogare gli espositori in fiera con i compratori anche quando la manifestazione fisica è chiusa. Una piattaforma che è di aiuto in questo momento in cui il mercato soffre per la situazione di crisi creata dal coronavirus per quanto riguarda i buyer cinesi. In questo ci è d’aiuto”.

L’attenzione all’export è infatti sottolineata dalla presenza di una delegazione di buyer con una forte presenza dalla Russia, oltre dagli Usa, Corea, Giappone, Kazakistan e Azerbaigian in collaborazione con Ita-Ice.

L'altra grande novità di questa edizione è il progetto “Made in Italy: Making of e Superbrand” realizzato in collaborazione con Confartigianato - che aggiunge experience allo storytelling del “sapere fare bene”, attraverso un’area di sintesi-installazione che mette in scena i mestieri e i “saperi” che rendono le nostre collezioni famose nel mondo e un talk che individua i messaggi chiave di un made in Italy capace di diventare un superbrand attrattivo per i consumatori internazionali, grazie ai contenuti reali ed evocativi che porta indissolubilmente con sé.

TheOneMilano porta in scena il lavoro manuale e artigiano per ristabilire il valore e il saper fare con attenzione per i dettagli e grande flessibilità. Il racconto - che reinventa i capisaldi della bottega leonardesca attraverso l’unione di capacità manuali e innovazione - è quello del territorio e di un “Made in Italy” come brand distintivo con radici fisiche e culturali che lo rendono unico, ricco di storia e di anima.
In scena sono così le imprese tendenzialmente piccole, ma capaci di straordinaria innovazione, tutte eredi di una tradizione millenaria di saper fare e dare forma funzionale alla bellezza. Imprese moderne perché capaci di rispondere in maniera precisa alla più nuova realtà di mercato, quella che vede il consumatore parte attiva di un processo di produzione che ha il suo focus nella richiesta di personalizzazione e nella voglia d’acquisto di collezioni uniche.

“A TheOneMilano portiamo il valore artigiano della moda italiana in cui operano 79mila piccole imprese che danno lavoro a 372mila addetti ed esportano prodotti per un valore di 10,3 miliardi - spiega Fabio Pietrella, presidente di Confartigianato Moda - . I nostri imprenditori sono campioni di creatività e di competenze antiche reinterpretate in chiave contemporanea, protagonisti dell’estro su misura, interpreti dell’unicità, della personalizzazione, della cura maniacale per i dettagli. Tutto questo è l’artigianato italiano, l’essenza del fashion made in Italy tanto apprezzato nel mondo, un mix di tradizione, ricerca e innovazione tecnologica capace di intercettare le nuove tendenze dei mercati internazionali”.

L’artigianato del nuovo millennio è una prospettiva reale anche per il mondo dei giovani e si candida a diventare una delle scommesse più interessanti per il futuro dell’economia italiana e a TheOneMilano sono presenti 10 grandi mestieri, “storie di produzione” con la ricamatrice, la sarta e il sarto, la tessitrice a telaio, il calzolaio, il pellettiere, il confezionista di borse a tessuto, il pellicciaio, l’orafo, la magliaia.

Tradizione manifatturiera, sostenibilità, unicità e storytelling connesso al lato umano delle imprese sono messe poi in luce nel talk dedicato ai buyer internazionali previsto (sala Asia-balconata, venerdì 21 gennaio alle ore 11.30). Moderato dalla giornalista del Corriere della Sera Enrica Roddolo, proporrà gli interventi di cinque esperti che analizzeranno i pilastri di valore del Made in Italy, un vero e unico Superbrand.
Perché acquistare oggi è un atto culturale, una risposta consapevole ai problemi di sovrapproduzione, di inquinamento, di non rispetto delle persone e del loro lavoro, riconoscere è un atto culturale, una risposta consapevole ai problemi di sovrapproduzione, di inquinamento, di non rispetto delle persone e del loro lavoro unico solo per potere d’acquisto.

Un altro evento è Made in Italy–Grand Tour (giovedì 20 dalle 19 alle 21) con il Food Park del salone che apre a un viaggio tra gli aromi e i profumi di una avvincente itinerario alla scoperta dei prodotti tipici della cucina italiana, che per i buyer internazionali è – insieme alla moda - l’essenza stessa del nostro stile di vita.

Ancora una novità per TheOneMilano: il salone a settembre si terrà in Fiera Milano a Rho, nuova location "naturale" per

questa manifestazione che entra così in piena sinergia con altre manifestazioni del sistema moda perchè in concomitanza con MIcam calzature e Mipel, pelletteria.

Tutte le informazioni, gli eventi e gli appuntamenti su www.theonemilano.com

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