Thomas Mann e lo Spirito tedesco contro Hitler

Daniele Abbiati

Nel 1933, l'«impolitico» Thomas Mann prende la più politica delle sue decisioni. Disgustato dall'ascesa di Hitler, che lo scrittore accusa in primo luogo di aver involgarito lo spirito tedesco, quello del quadrumvirato Goethe-Schopenhauer-Wagner-Nietzsche, per darlo in pasto alla «piazza» (accezione deteriore di «popolo»), lascia la Germania. Sanary-sur-Mer, in Francia, è una breve tappa di allontanamento. Poi ad accogliere lui, la moglie Katja e i figli piccoli Elisabeth e Michael, è la Svizzera. Küsnacht è un villaggio a due passi da Zurigo, e diventa il laboratorio della sua inquietudine. Stato d'animo che culmina nei tre giorni (31 gennaio, 1 e 2 febbraio) del 1936 in cui prende La decisione.

La decisione è il titolo italiano del libro (disponibile da giovedì prossimo) che Britta Böhler, avvocato ed esponente della sinistra verde olandese, ha dedicato al fine settimana di dubbi e tormenti vissuti dal «Mago» di Lubecca (e proprio La lettera del Mago, Der Brief des Zauberers, è il titolo dell'edizione tedesca). Dubbi e tormenti sono legati a una lettera inviata a Eduard Korrodi, caporedattore delle pagine culturali della conservatrice Neue Zürcher Zeitung. Quelle righe, medita Mann, certificherebbero il suo distacco dalla Germania, la definitiva presa di distanza dal regime nazista. Eppure lì il premio Nobel del '29 ha generosamente spezzato una lancia in favore degli scrittori della «emigrazione interna», scrivendo che «gli scrittori profughi non dovrebbero subito lanciare» contro di loro «l'accusa di tradimento e di apostasia dalla sorte comune». Correggerlo, edulcorarlo, chiedere a Korrodi di cestinarlo, quell'atto di divorzio unilaterale?

Britta Böhler, segue passo passo Mann, con incedere romanzesco e saggistico insieme, nelle 72 ore che lo separano dalla pubblicazione, fra un mal di stomaco e una passeggiata con il cane, la visita di un fotografo e una cena leggera.

Katja, compagna fedele e comprensiva alla quale affetto e stima per il marito non vengono mai meno, nonostante le ben note inclinazioni omosessuali del «Mago» (i diari compromettenti non sono stati ancora distrutti...), è l'elemento equilibratore del ménage familiare. Ma è Thomas che deve prendere la decisione. Prenderà quella giusta, consultando il quadrumvirato dei tedeschi che hanno per patria lo Spirito.

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