Tokyo - A causa dei danni legati al sisma e allo tsunami dell’11 marzo, la Bank of Japan ha tagliato le stime sulla crescita del Giappone nell’anno 2011/12, ipotizzando un pil in rialzo dello 0,6%, contro l’iniziale 1,6%. Nel piano di previsioni economiche biennali, la BoJ ha ipotizzato un rimbalzo del 2,9% nel 2012 (dal precedente +2%) in scia alla spinta della ricostruzione.
Lo tsunami affonda il Giappone Quanto alla dinamica dei prezzi, la banca centrale nipponica ha formulato un’inflazione core, al netto della componente alimentari freschi, in progresso dello 0,7% nell’esercizio in corso e sempre dello 0,7% anche nel prossimo, a fronte, rispettivamente, di un +0,3 e un +0,6%. Nel board tenuto in mattinata, la BoJ ha deciso di tenere fermi i tassi d’interesse allo 0-0,1%, confermando il piano di acquisto di asset a vario titolo per complessivi 40mille miliardi di yen (circa 330 miliardi di euro) allo scopo di aumentare la liquidità sui mercati. Nel corso della riunione, il vicegovernatore Kiyohiko Nishimura ha proposto di rialzare a 45mila miliardi di yen il programma, trovando l’opposizione degli altri 8 componenti del board, incluso in governatore Masaaki Shirakawa.
La BoJ, conclude una nota, ha definito i dettagli dello schema di prestiti di emergenza da mille miliardi di yen a sostegno delle banche e istituzioni finanziarie del nordest del Giappone, colpite dal sisma/tsunami dell’11 marzo scorso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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