Quando nel 1970 lo scrittore americano Tony Hillerman decise di dare alle stampe il suo The Blessing Way il giallo etnico non era ancora di moda e nessuno si sarebbe mai immaginato che una serie di mistery ambientata nel mondo dei pellerossa potesse avere un così grande e duraturo successo. Quello stesso anno però erano usciti Soldato blu, Il piccolo grande uomo e Un uomo chiamato cavallo, tre film rivoluzionarie per il loro modo di raccontare i diritti e le tradizioni delle popolazioni native, così come il libro Seppellite il mio cuore a Wounded Knee di Dee Brown. Tony Hillerman all'inizio aveva pensato di incentrare la sua storia su un antropologo studioso dei culti indiani, poi si era accorto che per avere più credibilità sarebbe stato meglio utilizzare come protagonista un agente della polizia indiana. Aveva così costruito il personaggio del tenente Joe Leaphorn, di servizio nella riserva Navajo, al quale avrebbe poi affiancato il più giovane sergente Jim Chee. La loro prima avventura sarebbe apparsa in Italia solo nel 1993 nei Gialli Mondadori con il titolo Il canto del nemico, mantenuto in questa nuova edizione Harper Collins.
La cultura navajo, come quella degli anasazi che abitavano i pueblos, viene messa in evidenza dall'autore fin dalle prime pagine e si aggiunge a una precisa descrizione delle zone desertiche della riserva, riportando poesie, cantilene, canti e inni sciamanici. La cultura degli stregoni impregna questa storia in cui Leaphorn deve scovare l'assassino di un uomo trovato cadavere con la bocca riempita di sabbia. I depistaggi a cui dovrà fra fronte sono vari, ma Leaphorn è un uomo fermo d'animo. La sua visione della realtà comprende un tutto armonico, come ha imparato dai suoi avi. Ogni cosa dev'essere nel giusto ordine e lui sa benissimo di avere un legame personale con l'ordine cosmico. Per questo un delitto è una violazione di quell'ordine e in un territorio come quello indiano, per anni violato e invaso dagli uomini bianchi, ci sono molte cose fuori posto. Leaphorn però non è un anziano che vorrebbe conservare le tradizioni dei suoi avi, anzi è scettico rispetto a certe pratiche rituali, al contrario di Jim Chee, il quale invece aspira ad essere uno sciamano come i suoi avi. Hillerman è bravissimo a riprodurre nella sua storia l'eterna lotta fra il bene e il male che dura da secoli e spesso fa pensare ai lettori che ci siano elementi sovrannaturali a intervenire nella vita quotidiana, come quando fa seguire ai suoi protagoniste le piste segnate dalle possibili maledizioni di uno stregone-lupo. Le possibili mutazioni e trasformazioni del cuore degli uomini sono al centro di un thriller che rispetta però anche i canoni del giallo e mostra un lato ecologico, civile e pacifista insospettabile.
Con successivi romanzi come Là dove danzano i morti, Ladri del tempo, La maschera del dio parlante, L'ultima danza del sacro giullare, Morte nel canyon, Tony Hillerman svilupperà ulteriormente la saga dei suoi due eroi che avranno anche l'opportunità di viverne alcune in solitaria.
Hillerman con le sue storie ha inventato un particolare genere letterario e non a caso sarà un punto di riferimento per film come Cuore di tuono di Michael Apted e Verso il sole di Michael Cimino, ma anche per l'originale thriller Fuori da un evidente destino di Giorgio Faletti.
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