Totocalcio senza ricevitorie

I punti in cui giocare erano 20mila sino all’anno scorso Oggi sono 2-3mila

Il rito del Totocalcio è destinato a scomparire dopo aver fatto sognare gli italiani per quasi 60 anni e aver finanziato il Coni fino a un lustro fa. Le cifre sono impietose. Nella giornata d’avvio del campionato il flop è crudele. Il movimento su Totocalcio, Totogol e Il9 è stato pari a 1.198 milioni, un terzo rispetto al primo turno dello scorso campionato e all’ultimo appuntamento di giugno. Se lo sport dovesse ancora sopravvivere grazie alle schedine sarebbe morto. E pensare che per decenni il gioco provocò il sabato pomeriggio file infinite di giocatori-sognatori davanti alle ricevitorie. Già, le ricevitorie. L’anno scorso erano oltre 20 mila, almeno sulla carta. Adesso ne sono aperte 2-3 mila. Il numero è imprecisato. Neppure l’ufficio stampa di Aams, al solito ricco di statistiche e informazioni, è riuscito a fornire il quadro esatto della situazione. Chi ha voluto cimentarsi con la schedina, è stato costretto a vagare da una via all’altra alla ricerca di un tabaccaio, un bar o un’agenzia. Lo testimoniano le lettere giunte al Giornale.
Le cose non miglioreranno nelle settimane future perché l’apertura dei nuovi punti, aggiudicati dal bando in ossequio alla Legge Bersani, avverrà gradualmente. L’Amministrazione dello Stato potrebbe ancora emanare un provvedimento di salvaguardia per prorogare l’attività dei vecchi ricevitori così come è avvenuto con l’ippica. Ma il tempo delle mele è passato e la gran parte dei vecchi ricevitori non vuole più saperne di proseguire un’attività che negli ultimi 10 anni ha regalato loro magre soddisfazioni. Il giorno che la nuova rete di raccolta sarà finalmente a posto, del Totocalcio si saranno perse le tracce al pari dei nipotini Totogol e Il9. Poco conta per le fortune dei concorsi che il bando sia stato pensato per rivitalizzare tutto il comparto dei giochi e che la logica di fondo abbia pochi punti in comune con il passato. O che avremo la possibilità di giocare le schedine ed effettuare scommesse sportive in sedi informatizzate e confortevoli.
È come se l’ambulanza arrivasse in ritardo. L’attivazione dei 16.300 negozi e corner, che fanno capo a 150 concessionari diversi, prosegue a rilento per la difficoltà di ottenere le autorizzazioni necessarie, a cominciare dalla licenza di pubblica sicurezza. Ci vorranno mesi prima di arrivare a regime.

E chissà quanto bisognerà aspettare per giocare su internet le schedine di Totocalcio, Totogol e Il9 con l’obbiettivo di coinvolgere quella giovane clientela che si dedica alle scommesse sportive. Ci sarebbe poi da cambiare il prodotto. Ne parleremo. Sempre che a qualcuno interessi mantenere in vita la mitica scheda che ha attraversato l’Italia dal dopoguerra a oggi.

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