Tragedia in Siberia, salta una centrale idroelettrica: 10 vittime e 68 dispersi

Un incidente nella centrale idroelettrica di Sayano-Shushenskaya ha causato la morte di dieci persone, secondo le prime ipotesi la sciagura potrebbe essere scaturita da un'esplosione. Guarda le foto. Le immagini dal satellite

Tragedia in Siberia, salta 
una centrale idroelettrica: 
10 vittime e 68 dispersi

Mosca - Un incidente ha messo fuori uso oggi la centrale idroelettrica di Sayano-Shushenskaya, in Khakassia (Siberia Orientale), la più grande del Paese e la quarta più grande del mondo, causando, secondo gli ultimi dati, 10 morti, 11 feriti e una sessantina di dispersi. Ingenti i danni economici e sotto controllo per ora, grazie ad alcune barriere nel fiume siberiano Ienisei, il rischio di una catastrofe ecologica dopo la fuoriuscita di alcune decine di tonnellate di olio che hanno formato una chiazza lunga cinque chilometri, secondo il ministro per le Emergenze Serghiei Shoigu.

Popolazione terrorizzata
La popolazione locale è stata presa dal panico temendo il possibile crollo della diga, ma si è calmata dopo le rassicurazioni delle autorità. L’incidente, secondo i primi accertamenti, si è verificato alle 08.15 locali (01.15 in Italia) durante alcuni lavori di riparazione nell’impianto macchinari, dove l’esplosione di un trasformatore a olio ha distrutto i muri e il soffitto del reparto che ospitava una turbina. È seguita l’inondazione dei locali e delle gallerie sotto la gigantesca diga, costruita nel 1978 e bisognosa di manutenzione: ha un’altezza di 245 metri e una lunghezza di cresta di 1066 metri, con una riserva d’acqua di 31 km quadrati. I soccorritori, che proseguiranno le ricerche anche nella notte, stanno esplorando le gallerie alla ricerca di superstiti: l’unico ritrovato era in stato di choc.

Danni per milioni di rubli
Due turbine sono state distrutte ed altre due sono fortemente danneggiate. L’arresto della centrale siberiana ha avuto ripercussioni in Borsa sulle azioni della società proprietaria RusHydro (sospese a Mosca e in caduta del 13% a Londra) e ne avrà sull’economia della zona, che ospita numerose fabbriche di acciaio e alluminio, tra cui quelle della Rusal guidata dall’oligarca Oleg Deripaska.

In una riunione straordinaria con i ministri dell’Energia e delle Emergenze, si è prospettata la possibilità di ricorrere a fonti di energia supplementare o di ridurre la produzione industriale per consentire di creare una riserva aggiuntiva di energia in vista della stagione invernale. RusHidro parla di danni per "miliardi di rubli", e stima occorreranno diversi mesi per riparare la centrale.

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