Parigi - Aria di tensione al conclave straordinario Ecofin, svoltosi ieri sera a Parigi con la partecipazione - in aggiunta ai ministri finanziari dei Paesi dell'Unione europea - del governatore della Bce Jean-ClaudeTrichet, del direttore generale del Fmi, Dominique Strauss-Kahn, del commissario europeo Joaquin Almunia e del presidente del Financial Stability Forum (Fsf), Mario Draghi.
Arrivando con più di un'ora di ritardo alla riunione dell'Ecofin informale a Parigi, «per impegni a Palazzo Chigi e per il traffico», il ministro Giulio Tremonti ha preso la parola dopo la relazione pronunciata da Mario Draghi. Il ministro ha suggerito di rifiutare «le lezioni dal blocco finanziario che non ha capito niente o che ha capito molto e che ha sbagliato tutto». E citando quanto detto dalla Regina Elisabetta nel corso di una visita alla London School of Economics, Tremonti ha affermato: «È possibile che nessuno ci abbia avvertiti prima?».
Anche le polemiche Berlino-Parigi delle scorse settimane hanno fatto da sfondo a questa riunione, convocata dalla ministra transalpina dell'Economia e delle Finanze, Christine Lagarde, su espressa volontà del presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy. Mancano pochi giorni al termine ufficiale, il 31 dicembre, della presidenza francese dell'Unione europea ed ecco l'Eliseo approfittare di ogni opportunità per sollecitare il potenziamento e l'estensione del programma europeo di rilancio economico, anche a costo di sforare i limiti previsti dai trattati comunitari attualmente in vigore. Proprio questo elemento irrita il governo tedesco della cancelliera Angela Merkel, secondo cui gli altri Paesi europei attualmente in deficit di bilancio (a cominciare proprio dalla Francia) devono compiere quei sacrifici che hanno consentito alla Germania di ridurre il proprio «rosso» a zero o quasi.
Ufficialmente la riunione straordinaria di Ecofin, svoltasi ieri nel quartiere parigino di Bercy, è stata convocata per fare il punto sulla situazione economica internazionale, con particolare riferimento alle prospettive di rilancio dell'Ue.
Prospettive poco brillanti per il 2009, quando la disoccupazione potrebbe, secondo la Commissione di Bruxelles, aumentare in gran parte dell'area comunitaria (anche se in Italia resterà inferiore ad altri Stati, come la Francia).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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