Turisti, è l’anno di tedeschi e cinesi

da Roma

Il Belpaese torna ad attrarre i turisti. Dopo essere stato dimenticato o quasi per lunghi periodi, il sereno sembra spendere di nuovo: tornano i tedeschi, arrivano cinesi e indiani, si continuano a ricordare di noi in massa i giapponesi, raddoppiano letteralmente gli australiani. E gli italiani? Tornano a «giocare in casa» preferendo le spiagge nostrane e magari gli agriturismi dei piccoli borghi al lungo viaggio in terre lontane che i più adulti lasciano volentieri agli avventurosi teen-ager. I nostri connazionali nel 46% dei casi trascorreranno entro i confini domestici le nostre vacanze. È la fotografia che scattano insieme la fondazione «Symbola» per le qualità italiane e l'Osservatorio Bitlab «Essere e apparire» sul turismo in Italia. Che cosa ha funzionato? È presto detto: città d'arte, buona cucina, bellezze naturali, il solito mix imbattibile, insomma, più qualcosa che oggi, secondo gli esperti del settore, fa dell'Italia il più straordinario generatore di emozioni positive al mondo: un'offerta di bellezza che va dalle grandi città ai piccoli borghi, che premia le produzioni artigianali tradizionali con una esuberanza finalmente nuova. A suffragio di questa realtà, ben due ricerche, una sul successo del Belpaese nella stampa estera, curata da Klaus Davi e l'altra mirata essenzialmente sul turismo italiano, condotta da Renato Mannheimer.

E dunque, stando a quanto argomenta lo studio mirato sul turismo «incoming» in Italia la stagione che si approssima probabilmente sarà da scrivere a caratteri d'oro nei nostri archivi storici perché segna il ritorno in massa dei turisti tedeschi nel Belpaese. A febbraio di quest'anno due terzi dei 'figli di Germanià aveva già pianificato le proprie vacanze e la percentuale più alta delle prenotazioni, l'8,4% era destinata proprio all'Italia.

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