Tutti in discoteca: il festeggiato ha 4 zampe

da Lecco

Alla festa di compleanno, il festeggiato non soffierà sulle candeline. Al massimo abbaierà, leccherà la torta e aspetterà di scartare il suo regalo preferito: i würstel. Un cane in discoteca, questa non si era ancora vista. Ma ora è arrivato il momento perché il festeggiato è lui. Johnny, un incrocio di lupo che compie cinque anni, il 22 di maggio. La festa è all’Orsa Maggiore di Abbadia Lariana, terrazza sul versante lecchese del lago di Como. L’ideatore è il padrone di Johnny, Osea Coratella, casa a Casatenovo, studio di ortopedia a Verano Brianza. «Viviamo insieme 24 ore su 24 dice. Adesso, per esempio, me lo porto anche all’autolavaggio». Johnny è andato in Grecia, in Costa Azzurra, ha saltato solo l’Irlanda perché il soggiorno è troppo breve. Passa i fine settimana al lago o in montagna a seconda della stagione. Esce di casa al mattino alle 7 e mezza con il suo padrone e sta tutto il giorno in laboratorio con lui.
«Io mi sveglio alle sei meno un quarto e mentre la maggior parte dei mortali è in tangenziale, devo far giocare lui. Non posso far altro perché mi guarda come se dicesse: «E adess se fem?». Io lo so che se non gli dedico la mattina, poi devo portarlo fuori in pausa pranzo o farlo scorrazzare la sera. Perciò lo faccio correre subito, mezz’ora, finché non torna con la lingua fuori». Coratella dice che non è uno «da fiocchetti e zuccherini». Il cane è un cane e da maschio va trattato. «Anche se – ammette – ha la sua poltrona e lì dorme». Non solo, Coratella gli ha comprato anche una dog bag. «È una cosa favolosa, la metti in macchina, nel baule. Lui vede il nero e non scatta di colpo se vede gli altri cani. Magari si agita se sente l’odore, ma posso lasciarlo in attesa e trovarlo più calmo di quanto non facessi prima». L’ortopedico, specializzato in plantari speciali, nega di trattare un quattro zampe come un figlio. Ma ammette che se si prende una responsabilità la porta a termine. “Me l’hanno regalato cinque anni fa. All’inizio era un gioco, poi ho capito che era un impegno, ma non me la sono mai sentita di lasciarlo andare”.
L’idea della festa in discoteca non si capisce bene come sia nata. «Diciamo che gli invitati saranno tutti amici miei. Saremo un centinaio, tra quelli del canile e tutti gli altri. Non so se a Johnny piacerà la musica, certo magari a un certo punto si agiterà, ma io andrò via con lui». Tratta il cane meglio di una moglie o di una fidanzata (che per ora non ha). «Ma non sono di quelli che viziano gli animali – insiste -. Mi piace farlo correre nei prati però mi cerco di accontentarlo». Il premio di solito sono i würstel. «Di sicuro non gli do il riso soffiato. Secondo me i croccantini ingrassano perché si gonfiano.

Almeno a Johnny fanno questo effetto, volevo dirlo anche alla padrona di Orazio, il gatto XXXL». Se la festa, le luci, la gente, il frastuono non dovessero piacere al festeggiato, basterà lanciargliene uno. E buonanotte a tutti.

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