Pier Silvio Berlusconi alle Iene: "Non deve succedere più"

Pier Silvio Berlusconi ha incontrato i giornalisti e, tra le altre cose, ha commentato il caso de Le Iene, richiamando a una maggiore cura

Pier Silvio Berlusconi alle Iene: "Non deve succedere più"

Il caso de Le Iene è arrivato fino ai piani alti del quartier generale Mediaset di Cologno Monzese e ha richiesto un intervento di Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato della società, che durante un incontro per fare il punto sulla stagione di Mediaset, rispondendo ai giornalisti ha affrontato uno dei temi che stanno maggiormente agitando l'opinione pubblica negli ultimi giorni. Ma durante l'incontro c'è stato spazio anche per esporre gli ottimi risultati ottenuti dai canali Mediaset in questi mesi e per fare il punto sul futuro, dell'azienda e dell'editoria.

Il caso de Le Iene: Berlusconi chiede più attenzione

Il caso è quello di Roberto Zaccaria, accusato di aver vestito (virtualmente) i panni di una ragazza, facendo innamorare un giovanissimo utente del web, Daniele, che poi si è suicidato. I giudici non hanno rilevato il nesso di causalità tra il suicidio del ragazzo e l'azione di Zaccaria, chiamato a pagare un'ammenda di 800 euro per sostituzione di persone in seguito alla condanna penale. Matteo Viviani de Le Iene si è messo alla ricerca di Zaccaria ed è stato mandato in onda un servizio sul caso. Alcuni giorni dopo la messa in onda, l'uomo è stato trovato morto nella sua casa a seguito di un cocktail mortale di farmaci.

Da quel momento, benché non ci siano nessi di causalità tra il suicidio di Zaccaria e l'intervento del programma Mediaset, in tanti hanno messo sotto accusa Le Iene e il giornalista che ha realizzato il servizio. Nel corso dell'intervento, Pier Silvio Berlusconi ci ha tenuto a sottolineare che un caso simile, finito nel mirino della procura di Forlì "non deve più succedere". L'amministratore delegato Mediaset ha poi aggiunto: "È una vicenda che tocca la mia sensibilità: noi facciamo una tv che si occupa di tutti i temi, anche di cronaca, e nel farlo capita di andare oltre ciò che è editorialmente giusto". Quindi, ha aggiunto: "Penso che dovremo alzare il livello di attenzione e sensibilità ulteriormente".

Davanti alla richiesta di fermare il programma o, comunque, modificarne l'impianto, Pier Silvio Berlusconi non è d'accordo: "Penso che dire basta a un certo tipo di giornalismo sarebbe come tornare indietro invece che andare avanti. Ma il punto è come viene fatto: servono attenzione e sensibilità, non è facile. Le Iene è un programma fatto da signori professionisti, Parenti è bravo. Ma è una questione di sensibilità personale". Dal suo punto di vista, in qualità di editore, l'amministratore delegato ammette: "Quella cosa lì non mi è piaciuta. Capita, ma bisogna tenere alto il livello di guardia".

Mediaset davanti alla Rai nelle 24 ore

Pier Silvio Berlusconi non può che dirsi soddisfatto nel tracciare il bilancio di un autunno che ha visto Cologno Monzese superare nelle 24 ore la Rai, con il 40.9% di share (dal 4 settembre al 5 novembre) rispetto al 30.7% di Viale Mazzini. Numeri che inorgogliscono l'amministratore delegato e che stimolano a fare sempre di più e meglio: "Rispetto al lancio della nuova stagione, siamo diventati ancora più forti dal punto di vista degli ascolti, centrando risultati che hanno dello straordinario. Knock on wood, per dirla scaramanticamente con gli inglesi".

Risultati che sono davvero ottimi, soprattutto se inquadrati nell'attuale contesto legato tra l'altro "all'aumento dei tassi di interesse e al caro energia". Grandi numeri si traducono anche in una migliore raccolta pubblicitaria: "Publitalia fa meglio del mercato, conquistiamo uno 0,7 sul totale mercato e 3 punti sul televisivo. Si vede anche dai dati che stiamo andando meglio del mercato, ma navighiamo a vista".

Ma Mediaset chiede tutele contro i giganti del web: "Adesso c'è il nuovo governo: lasciamolo in pace, ha mille problemi da affrontare, ma penso che l'editoria nazionale debba essere tenuta in altissima considerazione, da parte di chiunque sia al governo in Italia e nei singoli paesi europei. Oggi è tutelata? Forse sì. Lo è abbastanza? Forse no".

La richiesta avanzata all'esecutivo Meloni è molto semplice: "Farci almeno lavorare con parità di condizioni rispetto ai mostri del web, big tech, Ott, che occupano pochissimo, hanno un livello di tasse regolato a livello europeo ben più vantaggioso rispetto alle aziende italiane".

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