Un’anziana di 75 anni uccisa a Verona. Due giovani di 36 e 37, Stefano e Andrea, travolti a Savona. Poi Milano: è morto sul colpo il trentaduenne la cui auto è stata investita in pieno da un pirata della strada. E infine Teramo, Roma e Monza. Sei morti e un unico carnefice. Si chiama alcol. O ancora peggio ha un altro nome: è quello del mix letale alcol e droga.
In meno di ventiquattr’ore e nonostante i controlli si siano intensificati con l’introduzione della legge restrittiva dello scorso ottobre e i provvedimenti più severi di giugno (sequestro dell’auto per chi guida in stato d’ebrezza), le vittime della strada - ma soprattutto dei superalcolici e della cocaina - sono saliti a quota sei. A Torino la tragedia è stata sfiorata per miracolo, dopo che nella zona sud della città, in corso Moncalieri, un uomo ubriaco alla guida ha provocato un incidente urtando sette automobili in sosta. Nessuna vittima ma la denuncia al conducente della Opel Corsa.
Tutt’altra storia, invece, per le altre sei vittime di ieri. A partire da Verona, dove l’operaio polacco alla guida dell’auto che ha ucciso un’anziana l’altra mattina era appena sfuggito ai controlli dei vigili urbani. Solo dopo la morte della donna è stato incastrato dai controlli medici: il tasso alcolico era quasi tre volte superiore al massimo consentito dalla legge. Ora è agli arresti per omicidio colposo e resistenza a pubblico ufficiale: aveva già quattro precedenti denunce per ubriachezza.
A Bresso, alle porte di Milano, in via Vittorio Veneto, lo sballo del sabato sera è costato la vita a un giovane di 32 anni. A ucciderlo un ventenne imbottito di superalcolici e cocaina. Era passato col rosso e ha preso in pieno l’utilitaria della vittima. Anche lui è già in carcere per omicidio colposo.
Alcol, alcol alcol. Il killer del fine settimana ha ucciso tra venerdì e sabato notte anche a Giulianova, in provincia di Teramo, un trentanovenne di Alba Adriatica a bordo di uno scooter. Il conducente del Suv, un uomo di 52 anni, è stato denunciato a piede libero per guida in stato d’ebrezza.
Ma il segno dei disastri provocati dagli abusi alcolici può darli il tragico incidente di Savona. Un tragico scontro mortale che poteva essere evidentemente evitato. Un trentenne ubriaco è finito infatti con la sua auto contro un rimorchio parcheggiato. Lui è ora agli arresti, ma le due persone che lo accompagnavano in macchina sono morte. Dal bollettino di sangue non è rimasta esclusa la capitale. Anche Roma piange la sua vittima, una donna di 82 anni che era in auto con la figlia ed è stata travolta dopo un incidente provocato da un romeno ubriaco.
Da qualche settimana, proprio per cercare di frenare l’ondata di tragedie legate all’abuso di alcolici e droghe, i controlli per le strade sono stati estesi anche alle sostanze stupefacenti, con l’ordine di verifiche annuali ai conducenti di pullman e piloti d’aereo.
Dopo la morte di una donna incinta, travolta ad Anzio un mese fa, le pattuglie della Stradale sono affiancate nei posti di blocco da unità mobili sanitarie.E da oggi scattano i controlli sui lavoratori a rischio: camionisti, conducenti di pullman e piloti di aereo.
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