Tempi duri per Unicredit. Il gruppo ha comunicato che ridurrà il personale in Italia di 5.200 unità tra settembre 2011 e il 2015. Con un "rosso" di 10,6 miliardi Unicredit chiude il peggior trimestre della sua storia e si avvia a voltare pagina. La principale partecipazione del gruppo, la quota dell'8, 66% di primo azionista di Mediobanca, è stata svalutata di 440 milioni.
Nella presentazione del piano industriale, il Cda ha poi approvato un aumento di capitale da 7,5 miliardi di euro e annunciato che nel 2012 non pagherà alcun dividendo sui risultati del 2011. UniCredit conta di tornare al dividendo a valere sull’esercizio 2012, ha detto l’a.d. Federico Ghizzoni.
"È un piano realistico, un piano pragmatico, che lavora molto anche sui costi e sulla semplificazione del gruppo. È un messaggio positivo: siamo contenti di quello che è stato approvato oggi.
È un punto molto importante per il nostro gruppo, segna veramente una svolta in positivo, su cui il management è totalmente impegnato", ha detto Ghizzoni che poi ha spiegato: "Con il nuovo piano industriale Unicredit cambia pelle e intende diventare una pura banca commerciale piuttosto che una vecchia banca universale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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