Urban Lab progetta la «città fantastica»

Altro che un semplice articolo! Non basterebbe un giornale intero per riportare (fra l’altro, in estrema sintesi) i progetti del tandem Renzo Piano-Marta Vincenzi per l’avvenire di Genova contenuti in una sola delle sedute di Urban Lab. Anche ieri, la stessa storia: un fiume di parole, un mare di programmi, un oceano di proposte, tutte meravigliose. E un topolino di concretezza. Non per colpa dell’architetto numero uno del mondo, per carità, ché lui ci si mette d’impegno, e anche (quasi) gratis, per amore della città. Ma poi arriva immancabilmente Marta a ridimensionarlo, ricordandogli che le casse sono vuote. «Eppure, forse, chissà, un domani, si potrebbe... Intanto progettiamo, alla grande, così la gente si passa un po’ e dimentica i travagli del caro vita». Mossa azzeccata, tanto che ieri, ad ascoltare i due immaginifici, c’erano non meno di trenta giornalisti, e altrettanti esponenti del mondo politico ed economico. Dunque: si è parlato di porto lungo, equità sociale e sostenibilità, trasporto pubblico, qualità dell’acqua, bellezza e dignità.

E ancora: di monorotaia che passi sulla sopraelevata, di Erzelli, fangodotto, giardini pensili, secante sotterranea. E infine di «nuovo approccio a una pianificazione basata per reti e per nodi invece che descrittiva» (questa è proprio da Vincenzi...). Fantastico. Sì, proprio fantastico. Letterale.

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