È proprio il caso di dirlo: in tempi di crisi, chi trova un libro trova un tesoro. A maggior ragione, imbattersi in centinaia di volumi di ogni genere ed epoca da poter leggere gratuitamente e poi restituire al mittente, più che un colpo di fortuna sembra un’utopia. Eppure è quello che accade questa settimana a Milano, quando, a partire da oggi, 5mila volumi saranno «liberati» nei luoghi cari ai milanesi, nelle piazze della vita quotidiana, nei parchi, in stazione o alle fermate dell’autobus, per essere raccolti dai cittadini, letti e consegnati a loro volta al prossimo lettore. Una staffetta letteraria, meglio nota come «bookcrossing» (lo scambio gratuito di volumi usati), che anticipa una delle più importanti mostre-mercato d’Europa di testi rari e fuori commercio: il «Salone del libro usato» di Marcello dell’Utri. Che insieme alla Mostra del Libro Antico in primavera, costituisce l’appuntamento più atteso dell’anno da collezionisti e appassionati lettori.
La manifestazione, che in questi sei anni è cresciuta per numero di espositori (oltre 300) e di visitatori italiani e d’Oltralpe, si inaugura domenica, 5 dicembre, per restare aperta fino a mercoledì 8, con il patrocinio (e un contributo di 20mila euro) dell’assessorato alla Cultura della Regione. Due le novità di questa sesta edizione: la presenza delle case editrici, che esporranno i loro «tesori» abbandonati in magazzino, e un laboratorio artigianale dove sarà possibile seguire da vicino il lavoro di mastri cartai, stampatori, legatori e restauratori di libri in cui l’antica tradizione tipografica si confronta con le moderne rilegature creative. Per il resto, la formula è la stessa: ingresso gratis, un’immensa libreria-mercato con centinaia di bancarelle, e in mostra migliaia di rarità librarie: prime edizioni di classici, opere autografe, incunaboli e fumetti, ma anche serie complete di paperback e di gialli, cataloghi d’arte e locandine cinematografiche. Difficilmente si resta a bocca asciutta: accanto ai collezionisti, che si batteranno per «pezzi» raffinati e introvabili come la prima edizione del 1958 del Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa (Feltrinelli), proposta dalla Libreria Acefalo rarilibri di Milano e della quale esistono solo 2000 esemplari, i lettori comuni potranno scovare qualche «chicca» a misura delle proprie tasche, o curiosare direttamente tra le bancarelle «tutto a 5 euro».
Quanto alle rarità, non passeranno inosservati la preziosa lettera autografa di Metastasio esposta da Angelo Colombo, le fotografie d’autore di Francesca Woodman, Ugo Mulas e Mario Dondero della Libreria Il Museo del Louvre di Roma, o Il libraio inverosimile di Giovanni Papini, edito in sole 21 copie e impreziosito da due acqueforti di Sandro Martini, proposto dall’editore online Henry Beyle, che espone tra le bancarelle anche l’opera Brevi note sull’arte e il modo di riordinare i libri di George Perec, uscita in 99 esemplari con acqueforti del pittore libanese Assadour.
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