
Un post di cordoglio, poi svanito nel nulla, infine il silenzio. Nelle ultime ore sono esplose le polemiche su Israele e sul messaggio di condoglianze per la morte di Papa Francesco sparito dalla rete. Secondo quanto riportato dai media ebraici, il ministero degli Esteri israeliano ha fatto cancellare il post dalle ambasciate israeliane di tutto il mondo, scatenando la rabbia dei diplomatici. Una mossa senza spiegazioni, considerando che il presidente Isaac Herzog è stato tra i primi a esprimere le sue condoglianze.
"Riposa in pace, Papa Francesco. Che la sua memoria sia una benedizione": questo il breve messaggio che era stato pubblicato su Instagram, Facebook e X dal ministero degli Esteri di Israele. "Il tweet è stato pubblicato per errore" la conferma del ministero degli Esteri contatti dal Jerusalem Post, "rispettiamo i sentimenti dei suoi fedeli". Ma non è tutto. Fonti israeliane hanno rimarcato al Jerusalem Post che il silenzio delle autorità israeliane è voluto e direttamente collegato alle recenti posizioni del Pontefice sulla Striscia di Gaza. Lì "non è in corso una guerra, è crudeltà", l'accusa di Bergoglio, che aveva accusato Israele di "bombardare i bambini e colpirli con mitragliatrici", sostenendo che "quello che sta accadendo a Gaza assomiglia a un genocidio".
La scelta del ministero degli Esteri di Tel Aviv ha scatenato la reazione rabbiosa degli ambasciatori. I diplomatici hanno evidenziato infatti che non si può rimanere in silenzio sulla morte di Papa Francesco, che non era solo un leader politico. "Penso che la decisione sia un errore. Non dovremmo comportarci in questo modo dopo la morte di qualcuno" la sottolineatura di Raphael Schutz - ex ambasciatore di Israele in Vaticano - al Jerusalem Post, aggiungendo che Bergoglio era una guida spirituale per oltre un miliardo di persone, quasi il 20% dell'umanità: "Non credo che il silenzio trasmetta il messaggio giusto".
Secondo quanto riportato dai giornali ebraici, agli ambasciatori è stato intimato di non firmare libri di condoglianze presso el ambasciate vaticane di tutto il mondo. Le chat ribollono. L'idea comune è la seguente: questa mossa potrebbe danneggiare seriamente l'immagine di Israele.
"Abbiamo cancellato un semplice e innocente tweet che esprimeva le condoglianze di base, chiaramente a causa delle critiche del Papa a Israele per la guerra a Gaza" l'ira di un diplomatico. Ma il dibattito non si fermerà qui.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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