"Il mio respiro non è buono". La preoccupazione di Papa Francesco

Francesco parla della sua salute dopo l'intervento all'addome di inizio mese e confessa di essere ancora sotto l'effetto dell'anestesia

"Il mio respiro non è buono". La preoccupazione di Papa Francesco
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Venerdì scorso Francesco ha lasciato l'ospedale Gemelli in cui era ricoverato da nove giorni per i postumi di un intervento all'addome. Lasciato il Policlinico, il Papa aveva ironizzato sulle sue condizioni di salute dicendo ai giornalisti di essere "ancora vivo". Oggi Bergoglio è tornato a parlare della sua salute e lo ha fatto con parole meno rassicuranti.

Affanno nel respiro

Nell'udienza ai partecipanti all’Assemblea Plenaria della Riunione delle Opere per l’Aiuto alle Chiese Orientali (R.O.A.C.O.) e alla Youth Conference, Francesco ha confessato il suo affanno. "Sono ancora sotto effetto dell'anestesia, il respiro non e' buono", ha detto a braccio e non ha pronunciato il discorso che gli era stato preparato per l'occasione ma ha rivolto solo un saluto ai presenti.

Bergoglio è stato operato mercoledì 7 giugno in anestesia generale per laparocele incarcerato. In passato, il Pontefice aveva manifestato qualche perplessità sulla possibilità di venire sottoposto a questo tipo di operazione medica dopo l'esperienza del luglio 2021, quando era stato operato sempre al Gemelli e sempre dal chirurgo Sergio Alfieri per una stenosi diverticolare sintomatica del colon.

Agenda piena

Nonostante le difficoltà ammesse, l'agenda papale è stata anche oggi piena di impegni. Oltre ai partecipanti all'assemblea della ROACO, il Papa ha incontrato il vescovo ausiliare di Lisbona - dove si terrà la prossima edizione della Gmg - monsignor Américo Manuel Alves Aguiar, il cardinale Luis Antonio G. Tagle che è pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, il cardinale Marcello Semeraro alla guida del Dicastero delle Cause dei Santi e succeduto al cardinale Angelo Becciu, l'arcivescovo messicano di Jalapa monsignor Jorge Carlos Patrón Wong, Arcivescovo di Jalapa (Messico); il nunzip apostolico in Papua Nuova Guinea e nelle Isole Salomone monsignor Fermín Emilio Sosa Rodríguez ed ha concesso udienza ai partecipanti al Capitolo Generale degli Agostiniani dell’Assunzione. Oggi, inoltre, è arrivata anche l'ufficialità di una nomina importante: finisce l'era del cardinale Jozef De Kesel nell'arcidiocesi Mechelen-Brussel e al suo posto arriva quello che finora è stato il vicari generale, monsignor Luc Terlinden.

L'abbraccio con Lula

Ieri delle condizioni di salute del Papa si è preoccupato anche il presidente brasiliano Lula che, ricevuto in Vaticano con grande calore, ha abbracciato e baciato Bergoglio prima di chiedergli come stava. Un colloquio record durante ben quarantacinque minuti. Francesco si è avvicinato alla scrivania con qualche difficoltà utilizzando un bastone ed ha invitato ad accomodarsi davanti a lui Lula e la sua terza moglie, la primeira-dama del Brasile Janja Silva.

Quest'ultima relazione è nata mentre Lula si trovava in carcere: all'epoca nemmeno Bergoglio abbandonò l'ex sindacalista e gli inviò un rosario durante la sua detenzione a Curitiba. Il Papa argentino non ha mai ricevuto il predecessore di Lula nel corso del suo mandato, l'esponente di destra Jair Bolsonaro. Ieri Francesco ha anche ricevuto in Vaticano il presidente cubano Miguel Díaz-Canel.

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