Vede picchiare la madre Figlio pugnala il patrigno

Offeso da un affronto insopportabile ha accoltellato il compagno di vita della mamma. Umiliato a vedere quell’uomo, violento, prepotente, arrogante, il ragazzo, lo chiameremo Antonio, 15 anni, impugna un serramanico e lo pianta nella schiena dell’operaio. E in quel lampo si poteva consumare una tragedia. Assurda, incredibile, in un appartamento al terzo piano di un palazzo nel centro di Bovisio Masciago, dove la donna 36 anni, barista, divideva la sua esistenza insieme al convivente e ad Antonio e il fratellino di 7 anni.
Due anni fa la barista perde il marito. Conosce l’operaio di 41 anni. La relazione diventa presto turbolenta. I vicini li sentono spesso litigare, alzare la voce, scambiarsi insulti. Urlano. Così ancora l’altra sera poco dopo mezzanotte tra i due scoppia l’ennesima discussione. Forse la coppia scopre nel momento più drammatico le difficoltà di quel rapporto. Relazione che, i figli della donna, non hanno mai visto di buon occhio. L’operaio è fuori di sé, grida come un forsennato. Quindi, si scaglia contro la donna la strattona per i capelli e la schiaffeggia con decisione.
Antonio è già a letto nella sua cameretta: sente le grida della mamma. Intuisce. Si precipita in cucina, stringe in mano un coltello e scarica il fendente. L’operaio crolla a terra in una copiosa chiazza di sangue. La tensione è altissima. Fortunatamente il bambino di solo sette anni ha il sonno pesante. Non vede quella scena brutale.
A questo punto l’adolescente è sconvolto, getta il coltello sul pavimento e scoppia a piangere. Pensa d’essersi macchiato di un brutale omicidio. Un vicino compone il 112. Sul posto volano le gazzelle dei carabinieri di Desio. Gli uomini del capitano Vincenzo Barbato prendono in consegna il ragazzino: vista la situazione e la giovane età Antonio se la cava con una denuncia a piede libero per lesioni aggravate.
I volontari della Croce rossa di Desio caricano il ferito e partono verso il pronto soccorso. L’uomo è sottoposto alle cure del caso.

I dottori nel referto medico dicono che, salvo complicazioni dovrebbe cavarsela in una trentina di giorni. Fortunatamente la lama del serramanico non gli ha centrato organi vitali. La mamma del giovanissimo, sconvolta, stravolta dalla terribile esperienza trascorre il resto della notte nella struttura sanitaria desiana.

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