Vendola ko, la Consulta: "I conti sono disastrosi, ora basta assunzioni"

La Suprema Corte dichiara illegittima la legge che salvaguarda incarichi dirigenziali e contratti di lavoro, nonostante la regione Puglia non rispetti il patto di stabilità

Vendola ko, la Consulta: 
"I conti sono disastrosi,  
ora basta assunzioni"

Bari - E Nichi Vendola finì ko. La Corte costituzionale ha, infatti, dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge 10 del 2 agosto 2010 della regione Puglia che salvaguardava "incarichi dirigenziali e contratti di lavoro", nonostante la regione Puglia non avesse rispettato il patto di stabilità interno.

La Consulta boccia Vendola Il governo italiano aveva impugnato la legge ritenendo violati i principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica: la legge impugnata avrebbe consentito di disporre la proroga di rapporti di lavoro subordinato e autonomo a tempo determinato, in mancanza dei requisiti e dei presupposti legittimanti previsti dalla legge. Il patto di stabilità interno prevede infatti la revoca di incarichi dirigenziali esterni e di contratti di lavoro a tempo determinato, stipulati a seguito di atti adottati in violazione del patto di stabilità interno.

La Suprema Corte non ha neppure accettato il fatto che la regione Puglia avesse abrogato la legge con una successiva disposizione del 30 marzo 2011. "La legge censurata - scrive la Corte - ha trovato applicazione per quasi otto mesi".

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