È venuto a Rozzano per uccidere Ilaria

Abitualmente non girava armato ma aveva portato il fucile dalla Francia

Paola Fucilieri

È stato premeditato l’omicidio-suicidio passionale di venerdì sera. Quando il sessantenne Stephan Wull Schlesinger, ristoratore di origine polacca e di nazionalità francese (risiedeva a Strasburgo ma possedeva ristoranti anche in Germania, a Stoccarda, e a Montecarlo) a Rozzano, in via Milano, ha ucciso con un fucile con la canna mozzata e caricato a pallettoni la ventisettenne titolare di un’agenzia immobiliare del posto, Ilaria Russo, separata e madre di un bimbo di 5 anni, sparandole un colpo al cuore per poi tirare fuori il bossolo, ricaricare di nuovo l’arma e rivolgerla contro di sé e farla finita a sua volta.
I loro corpi sono stati ritrovati supini, uno di fronte all’altro sul marciapiede accanto al fuoristrada Toyota dell’uomo, parcheggiato lì davanti. La donna all’arrivo dell’ambulanza, alle 19.40, era già morta, mentre i sanitari hanno tentato per oltre mezz’ora, ma inutilmente, di rianimare l’uomo. Vicino a lui l’arma del delitto; la porta del passeggero - dalla quale la Russo era appena scesa - era aperta.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Corsico, infatti, dopo una lunga e animata discussione a bordo del fuoristrada - la testimone che ha poi chiamato i carabinieri ha sentito provenire dalla strada l’urlo fortissimo della donna, il primo sparo e quello successivo a brevissima distanza dal primo - il sessantenne è arrivato a Rozzano già con l’intenzione di uccidere la sua ex compagna. Stephan Wull Schlesinger si è infatti portato dietro il fucile a canne mozze e, secondo le informazioni raccolte, non era certo il tipo da viaggiare abitualmente armato. Così, mentre Ilaria, uscita dalla Toyota dell’uomo, stava per dirigersi verso la sua auto - una Mercedes classe A ritrovata poi parcheggiata poco più avanti - Schlesinger ha agito come un automa impazzito in una manciata di secondi. Precipitatosi fuori dalla sua vettura, ha raggiunto il portabagagli e, aperto il portellone, ha afferrato il fucile, si è avvicinato alla donna che si stava allontanando e le ha sparato un colpo al cuore.
Secondo la ricostruzione degli investigatori - fatta anche grazie agli sms dei cellulari di Ilaria e Stephan - si capisce chiaramente che la donna voleva troncare la relazione con il ristoratore. L’uomo - che portava una fede al dito ma ancora l’Interpol non ha saputo dire se sia sposato e abbia figli - invece, avrebbe tentato il tutto per tutto per far cambiare idea alla Russo. Davanti alla determinazione di Ilaria - della quale probabilmente Schlesinger conosceva i repentini cambiamenti d’umore - il ristoratore ha perso la testa ed è venuto in Italia pronto a ucciderla.
Il padre di Ilaria, un pensionato 60enne e la madre, 55 anni - vivono a Rozzano in un appartamento che, oltre che con Ilaria e il nipotino, dividono con la figlia minore, un’impiegata ventenne. Ilaria non avrebbe mai parlato con loro apertamente della sua relazione con lo straniero ma, dall’estate scorsa, la ragazza era spesso assente per il fine settimana. I Russo pensano che i due si siano conosciuti a Montecarlo.


L’ex marito, un 40enne tornato a vivere con la madre a Milano dopo che il matrimonio con Ilaria era naufragato dopo meno di un anno (il bimbo è nato quando la coppia era già separata) evitava d’incontrare la sua ex e comunque per venerdì sera ha un «alibi di ferro».

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