Belcanto, sinfonica e balletto: ecco in pillole la stagione 2019/2020 del Teatro alla Scala, il tempio della lirica.
Opera
Si inizia dal belcanto: a parte la pucciniana Tosca (fino all'8 gennaio) ecco Roméo et Juliette (dal 15 gennaio al 16 febbraio): sul podio Lorenzo Viotti, cast straordinario. Poi il Trovatore di Verdi (dal 6 al 29 febbraio). Spettacolo con regia di Alvis Hermanis, direzione di Nicola Luisotti. Titolo successivo Il turco in Italia di Rossini (22 febbraio-22 marzo); direttore Diego Fasoli, artisti in scena come Rosa Feola, Alex Esposito, Edgardo Rocha e Mattia Olivieri. Altra pagina: Salome (dall'8 al 31 marzo). Riccardo Chailly per Strauss ha scelto la squadra formata da Damiano Michieletto alla regia, Paolo Fantin per le scene e Carla Teti per i costumi. Avanti così fino a Pelléas et Mélisande, di Debussy (dal 4 al 24 aprile), sul podio Daniele Gatti. Con Tannhäuser (nella foto) - dal 23 aprile al 27 maggio - torna Wagner riprendendo l'allestimento di «Tannhäuser» firmato da Carlus Padrissa. L'amore dei tre re è previsto dal 17 maggio al 10 giugno; è il titolo più conosciuto di Italo Montemezzi. Della serie altre «opere da riscoprire» segue Fedora di Umberto Giordano (dal 3 al 30 giugno); poi Un ballo in maschera di Verdi (20 giugno al 16 luglio), sul podio Zubin Mehta, nuovo allestimento di Salvadores: La traviata (dall'11 luglio al 25 novembre) Mehta alla direzione, versione firmata Cavani; e ancora Il viaggio a Reims di Rossini, dal primo al 25 settembre, col ritorno sul podio di Paolo Carignani, regia di Ronconi, scene di Gae Aulenti. Gran finale in autunno -: Agrippina (dal 17 al 30 ottobre) di Haendel, allestimento di Robert Carson; Erwartung/Intolleranza 1960 di Nono (dal 29 ottobre all'11 novembre), La Gioconda (dal 10 al 29 novembre) di Amilcare Ponchielli.
Sinfonica
Si parte a gennaio 2020, dal 7 al 10: il direttore Gianandrea Noseda (foto in mezzo) affronta Gabriel Fauré «Pelléas et Mélisande, suite op. 80» e Igor Stravinskij «Le baiser de la fée» e ancora «Divertimento dal balletto» e di Camille Saint-Saëns «Sinfonia n. 3 in do min. op. 78 con organo». Dal 16 al 19 gennaio - sarà Riccardo Chailly si occuperà di Beethoven: «Egmont, ouverture in fa min. op. 84», «Sinfonia n. 8 in fa magg. op. 93» e «Sinfonia n. 5 in do min. op. 67». Dal 10 al 14 febbraio Eliahu Inbal si presenta per condurre la «Sinfonia n. 5 in si bem. magg» di Bruckner. Altro appuntamento dal 7 al 12 marzo: Zubin Mehta per un grande Mahler della «Sinfonia n. 3 in re min»; Daniela Sindram, contralto. Con la Filarmonica Iván Fischer dirige Mozart (da «Die Zauberflöte Ouverture») e la Sinfonia n. 39 in mi bem. magg. K 543; poi Bartók con il «Concerto per orchestra». E ancora 8-12 giugno: Riccardo Chailly, programma: Luciano Chailly «Sonata tritematica n. 4 op. 206» e Beethoven «Sinfonia n. 9 in re min. op. 125». Dal 27 giugno al 1° luglio Chung dirige di Haydn la «Sinfonia n. 44 in mi min» «Trauer-Symphonie» Hob. I/44 e di Gioachino Rossini lo «Stabat Mater».
Balletto
Una stagione con nove titoli: si comincia con Sylvia (dal 17
dicembre), ispirato al dramma di Torquato Tasso. Accanto alla tradizione - Il lago dei cigni (dal 24 giugno) e Lo schiaccianoci ( dal 3 ottobre), c'è il balletto contemporaneo Madima (dal 22 marzo), con musiche di Fabio Vacchi.
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