Via alle verifiche sulla cessione. Per l'indagine delegata la Gdf

Al centro ci sono alcuni episodi di presunte attività di carotaggio in vista, così è parso, dell'apertura di un cantiere nell'area

Via alle verifiche sulla cessione. Per l'indagine delegata la Gdf
00:00 00:00

L'apertura del fascicolo sulla vendita dello stadio di San Siro e delle aree limitrofe è, come si dice, «esplorativo». È un modello 45, che significa, al momento, senza ipotesi di reato e senza indagati. In sostanza accende l'attenzione su eventuali punti opachi della vicenda. Si tratta, viene precisato, di un atto dovuto come conseguenza della presentazione nelle scorse settimane di un esposto da parte di Luigi Corbani, già vicesindaco e oggi promotore del Comitato «Sì Meazza».

Da quanto è emerso ieri, in seguito a una prima notizia sull'inchiesta arrivata domenica, dopo aver inserito l'esposto in un fascicolo a modello 45, come si fa in questi casi, il procuratore Marcello Viola e l'aggiunto Tiziana Siciliano, che guida il pool che si occupa di reati contro la pubblica amministrazione, disporranno approfondimenti con delega alla Gdf. Nel dettaglio, oltre all'esposto di Corbani che chiede verifiche sulla congruità del prezzo di vendita, il suo legale, l'avvocato Giammarco Brenelli, ha depositato in Procura anche una contestuale querela per il reato di «invasione di terreni». Al centro ci sono alcuni episodi di presunte attività di carotaggio in vista, così è parso, dell'apertura di un cantiere nell'area. Episodi che, secondo la denuncia, si sarebbero verificati «il 10 gennaio, il 14 gennaio» scorsi e in altre date successive. Si tratterebbe di «accessi senza esposizione di autorizzazioni», il tutto ancora prima delle delibere comunali sulla vendita. Il comitato di Corbani indica anche alcuni testimoni che i pm dovrebbero sentire. Le denunce pubbliche sulla non congruità del prezzo di cessione del Meazza a Inter e Milan sono state diverse. A fissare la cifra è stata, su richiesta del Comune, l'Agenzia delle entrate, secondo cui lo stadio e le aree circostanti valgono 197 milioni di euro.

Le denunce sottolineano inoltre, mentre Palazzo Marino si appresta a stilare un bando per la vendita, che i club godrebbero di uno «sconto», in quanto a carico dell'amministrazione rimarrebbero la demolizione e la bonifica dei terreni per circa 70-80 milioni di euro. Su tutti questi aspetti la Procura farà accertamenti e della questione di eventuali danni alle casse pubbliche si occuperà la Procura delle Corte dei conti.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica