da Roma
Il serpentello centrista democristiano comincia a salire su per lo Stivale dai templi di Agrigento allarena di Verona. In Sicilia, dove lUdc ha il suo granaio di voti, la partita si gioca soprattutto ad Agrigento. E se Palermo è decisiva per il centrosinistra con la difficile candidatura di Leoluca Orlando, la città dei templi lo è per il centrodestra, dove lha sempre fatta da padrona. Agrigento è un collegio elettorale molto generoso soprattutto con gli ex democristiani. Prendono voti li, primo della lista, il governatore Totò Cuffaro, poi Angelino Alfano, deputato e coordinatore regionale di Fi, il coordinatore di An, Giuseppe Scalia, deputato e anche lex senatore Udc, oggi vicino a Fi, Melchiorre Cirami, autore della famosa legge. Il centrodestra conta un altro big dellUdc, il senatore Calogero Mannino, a cui è stata affidata dal suo partito la gestione della campagna elettorale. Ma anche il centrosinistra ha nomi forti che insistono in quella zona: Angelo Capodicasa, numero uno dei Ds siciliani, oggi viceministro delle infrastrutture, il senatore Nuccio Cusumano, numero due del partito di Mastella, e Benedetto Adragna, esponente dei teodem della Margherita in Senato.
Se a Verona il gioco è semplice perché lUdc candida Alfredo Meocci, nella patria di Pirandello le appartenenze si intrecciano e i ruoli vengono scambiati. Marco Zambuto, 33enne ex segretario provinciale dellUdc, di estrazione democristiana doc, ha già messo in pista tre liste civiche ed è pronto a raccogliere adesioni da ogni parte. Ma il suo primo ostacolo è Totò Cuffaro, suo garante sino a ieri. Ora, da vicesegretario nazionale vicario del partito di Casini, dovrà anche garantire lalleanza con il resto della Cdl. E intanto con abile gioco democristiano condito da alchimie pirandelliane, la Cdl ha deciso che Agrigento tocca al nuovo alleato, Raffaele Lombardo. E la candidatura di un medico, Enzo Camilleri, moderato e conosciuto in città, sembra fatta apposta per togliere le castagne dal fuoco a Totò Cuffaro, che su Agrigento ha ricevuto non poche pressioni da Roma.
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