I migliori panettoni del supermercato sotto i 15 euro

Il panettone è il dolce tipico del Natale: anche a livello industriale si trovano versioni del dolce di elevata qualità, Altroconsumo ha stilato la classifica dei migliori panettoni da supermercato sotto i 15 euro

I migliori panettoni del supermercato sotto i 15 euro

Mancano pochi giorni al Natale e, come di consueto, i supermercati abbondano di panettoni: dal classico a quelli farciti o glassati. Non mancano poi le versioni vegan, gluten-free, integrali e con o senza canditi. Insomma, l’offerta è davvero ampia e diversificata. L’unico neo è il costo che, talvolta, può far desistere dall’acquisto. Al riguardo, abbiamo fatto una cernita dei migliori panettoni industriali sotto ai 15 euro, includendo quelli premiati dalla classifica di Altroconsumo.

Il disciplinare di produzione del panettone

Panettone 1

Così come per pandoro, colomba, amaretti (classici o morbidi) e savoiardi, anche il panettone è sottoposto a disciplinare (decreto ministeriale 22 luglio 2005 aggiornato al 19 luglio 2017). Per quanto concerne gli ingredienti, l’impasto base deve contenere:

  • farina di frumento;
  • zucchero;
  • uova di gallina di categoria A o tuorlo d’uovo derivato da uova di gallina di categoria A, o entrambi, in quantità tali da garantire non meno del 4% in tuorlo;
  • burro ottenuto direttamente ed esclusivamente dalle creme di latte vaccino con un apporto in materia grassa butirrica, in quantità non inferiore al 16%;
  • uvetta e scorze di agrumi canditi, in quantità non inferiore al 20%;
  • lievito naturale costituito da pasta acida;
  • sale compreso il sale iodato.

Poi vi sono gli ingredienti aggiuntivi:

  • latte e derivati;
  • miele;
  • malto;
  • burro di cacao;
  • zuccheri;
  • lievito di birra (avente i requisiti di cui all’art. 8 del decreto del Presidente della Repubblica 30 novembre 1998, n. 502, fino al limite dell’1%);
  • aromi naturali e naturali identici;
  • emulsionanti;
  • il conservante acido sorbico;
  • il conservante sorbato di potassio.

L’utilizzo di questi ultimi è a discrezione del produttore, che si tratti di un artigiano o di un'industria dolciaria.

Differenze tra panettone artigianale e industriale

Panettone 4

Occorre fare subito una precisazione: il termine "industriale" non è indicativo di bassa e mediocre qualità. Anzi: in commercio sono disponibili moltissimi panettoni che, a conti fatti, se la giocano con gli affini di produzione artigianale.

Una prima differenza tra le due tipologie di prodotto riguarda i tempi di maturazione dell’impasto: il panettone artigianale può arrivare fino a 72 ore di lievitazione; quello industriale non supera quasi mai le 30 ore. Molte industrie dolciarie utilizzano, unitamente al lievito naturale, anche quello di birra (nelle percentuali consentite dal disciplinare), che accelera la formazione della cosiddetta "maglia glutinica", l’intelaiatura che fa aumentare il volume dell’impasto.

Vi è poi l’utilizzo di aromi identici (aromi artificiali ma con la struttura chimica di quelli naturali) e conservanti (acido sorbico e sorbato di potassio) che sono necessari nel processo di produzione industriale per garantire la conservazione a lungo termine -circa 6 mesi - del prodotto.

Un’ultima differenza tra panettone artigianale e industriale riguarda la qualità degli ingredienti facoltativi come, ad esempio, uvetta e scorze di agrumi canditi, che nei lievitati artigianali dovrebbe essere di norma superiore. In ogni caso, gli standard sono elevati anche per i prodotti in vendita al supermercato.

I test di Altroconsumo

Panettone 2

Come ogni anno, Altroconsumo ha stilato una classifica dei panettoni col miglior rapporto qualità-prezzo. I prodotti selezionati, venduti online e nella grande distribuzione, sono stati sottoposti al giudizio sia dei maestri pasticcieri che dei consumatori. Non solo: oltre alla prova olfattiva e di degustazione, i panettoni sono stati analizzati in laboratorio concentrando l’attenzione sul peso, sulla tipologia e la quantità di ingredienti aggiunti all’impasto base e sull’utilizzo di microrganismi (lieviti e muffe).

I test di laboratorio

I parametri presi in considerazione per i test sono stati:

  • Etichetta: la valutazione è stata fatta sia in riferimento alle informazioni obbligatorie per legge che per quelle facoltative;
  • Peso: il limite di scarto tra quanto dichiarato in etichetta e il peso effettivo del lievitato non deve superare il 2%;
  • Tuorlo d'uovo: da disciplinare, la quantità di tuorlo presente nell'impasto deve essere del 4% sulla materia secca;
  • Burro: la quantità di burro presente nell’impasto deve essere pari ad almeno il 16% del totale sulla materia secca;
  • Uvetta e canditi: la quantità minima dev’essere pari al 20% sul contenuto totale del lievitato e distribuita all’interno dell’impasto in modo uniforme;
  • Lieviti e muffe.

L’assaggio degli esperti

I panettoni scelti da Altroconsumo sono stati sottoposti a una commissione di maestri pasticceri, che hanno valutato i prodotti sulla base di 4 parametri:

  • Presentazione: è stata valutata la qualità del pirottino (lo stampo, ndr). Un incarto più resistente è indice di maggiore qualità. Poi gli esperti hanno valutato la fedeltà tra l’immagine riportata sulla confezione e il prodotto. Infine, la lista degli ingredienti;
  • Aspetto esterno: i pasticceri hanno preso in considerazione il colore della calotta e quello del fondo, la screpolatura (il taglio a croce che c’è sul panettone), la crosta (dev’essere leggermente tostata) e la lievitazione;
  • Aspetto interno: per la valutazione dell’aspetto interno del panettone, hanno giocato un ruolo decisivo il colore della pasta, l’alveolatura (i buchi ndr), la distribuzione e la qualità dei canditi;
  • Aroma: dev’essere percettibile ma non eccessivamente intenso.

L’assaggio dei consumatori

I lievitati selezionati sono stati sottoposti alla valutazione di una giuria di consumatori che hanno valutato sia la presentazione che le proprietà organolettiche del dolce. Infine, è stato espresso un giudizio anche sulla piacevolezza tattile e gustativa dell'assaggio.

La classifica dei migliori panettoni

panettone

I panettoni campionati da Altroconsumo sono stati acquistati tra fine ottobre e inizio novembre del 2022. I prezzi sono stati rilevati a Milano lo scorso novembre. I test di laboratorio hanno inciso per il 40% sulla valutazione globale. Le due prove di assaggio, invece, hanno influito per il 25% ciascuna sul giudizio complessivo. Infine, hanno contribuito per il restante 10% le informazioni obbligatorie e facoltative riportate in etichetta.

I due panettoni premiati

da Altroconsumo sono stati: il panettone classico milanese “Vergani”, che ha ottenuto il risultato migliore ai test, e “Le Grazie” a marchio Esselunga come miglior acquisto.

Questa la classifica completa:

  • Vergani il panettone classico milanese - Formato da 1 Kg. Costo 14,90 euro;
  • Le Grazie di Esselunga - Formato da 1 Kg. Costo 4,99 euro;
  • Tre Marie il panettone milanese - Formato da 1 Kg. Costo 12,89 euro;
  • Bauli il panettone classico - Formato da 1 Kg. Costo 7,54 euro;
  • Carrefour panettone - Formato da 1 Kg. Costo 5,49 euro;
  • Il viaggiator goloso panettone - Formato da 1 Kg. Costo 10,66 euro;
  • Balocco il mandorlato - Formato da 1 Kg. Costo 7,45 euro;
  • Paluani panettone soffice - Formato da 1 Kg. Costo 6,40 euro;
  • Maina gran nocciolato - Formato da 1 Kg. Costo 8,28 euro;
  • Motta il panettone originale - Formato da 1 Kg. Costo 6,15;
  • Melegatti panettone tradizionale - Formato da 0.750 Kg. Costo 5,40.
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