I punti chiave
Un cesto natalizio è una delle idee più vincenti per le feste di fine anno. È ideale sia per le persone che si hanno a cuore, come parenti e amici, sia per i semplici conoscenti, come per esempio colleghi di lavoro o professionisti con cui si ha a che fare ogni giorno. Ma quali sono i migliori cesti natalizi regionali, quelli che ci permettono di riscoprire i prodotti tipici del territorio? Di seguito, qualche idea per un regalo gradito da far trovare sotto l'albero.
Lombardia
Quando si parla di Lombardia, non si può prescindere da un dolce tradizionale: il panettone con uvette e canditi, con la cupola bruna e morbida, soffice e fragrante. Naturalmente deve essere lombardo - sebbene anche in altre regioni si producono varianti di panettoni interessanti. E deve essere rigorosamente artigianale. Nel cesto non possono mancare gli agnolini - una pasta all’uovo ripiena e artigianale che si prepara in provincia di Mantova - una confezione di miele biologico e dei salumi cacciatorini prodotti nella regione.
Valle d’Aosta
La Valle d’Aosta è una regione in cui i formaggi rappresentano una delle parti fondanti della gastronomia locale. Quindi nel cesto tipico deve trovar spazio un favoloso formaggio erborino, come il bleu d’Aoste. Accanto al formaggio non può mancare però il jambon de Bosses, un salume pregevole e pregiato dal gusto davvero delicato. Per completare il cesto si suggerisce una bottiglia di grappa locale e le tegole: biscotti tipici sottilissimi e croccanti.
Toscana
La Toscana è una delle regioni italiane caratterizzata da una gastronomia molto particolare e riconosciuta anche all’estero. Un cesto ispirato a questa regione non può che partire da un pacco dei classici pici, degli spaghettoni quadrati tradizionali, aromatizzati al tartufo. Ci si può sbizzarrire con i dolci, per esempio panforte e pandolce, ma anche cantucci con una bottiglia di vin santo. A proposito di vino, un cadeau interessante a tema è una bottiglia di bianco Toscana Igp.
Puglia
Nel cesto che rappresenta la Puglia il punto di partenza possono essere i presidi di Slow Food, come il caciocavallo podolico o il pisello nano di Zollino. Sul fronte vini, si resta sempre sul classico con una bottiglia di primitivo oppure una bottiglia di negramaro, quest’ultimo disponibile sia rosso che rosato. Si può puntare anche su un taglio di pasta peculiare e tradizionale, come le ruote pazze prodotte da Benedetto Cavalieri. Per quanto riguarda i dessert, sono tipici gli struffoli al miele ma anche i pesci di pasta di mandorle.
Sicilia
La Sicilia chiude questo viaggio fatto di prodotti tipici da Nord a Sud. Nel cesto che si ispira alla regione non possono mancare i pistacchi, che sono perfetti durante le lunghe tombolate.
Naturalmente vale la pena orientare le proprie scelte su prodotti che esprimano tutto il gusto e il sapore della Trinacria, come il salame Sant’Angelo e l’olio del monte Etna. Si consiglia anche un vino dolce, come il moscato di Pantelleria, perché in fondo non esistono solo passito e zibibbo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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