Milano - Aveva trasformato la caserma di Parabiago in una sorta di «garçonnière» per i suoi appuntamenti galanti. E già sarebbe grave. Figuriamoci poi se si trattava di donne arrestate se non, addirittura, passate semplicemente per presentare una denuncia. Oltre una decina le «prede» del maresciallo. Lui, Massimo Gatto, dopo una accurata e severa indagine è stato arrestato dagli stessi suoi colleghi.
Parabiago, 26mila abitanti, a una trentina di chilometri a nord ovest di Milano, caserma dei carabinieri, compagnia di Legnano, gruppo di Monza. Qui il maresciallo Gatto, originario di Torino, 47 anni, sposato, comandante «in sede vacante», lavora ormai da oltre vent’anni. Un suo ex ufficiale, ora in congedo, se lo ricorda all’inizio degli anni Novanta militare irreprensibile in servizio alla Compagnia. Come per fortuna ce ne sono tanti nell’Arma.
Ma c’era un altro carabiniere che, come dottor Jekyll e mister Hyde, alla prima occasione si trasformava in una sorta di satiro pronto a insidiare qualsiasi donna si presentasse in caserma, fosse anche per aver smarrito i documenti. Figurarsi quando il 15 gennaio gli capita una polacca di 19 anni arrestata per aver rubato una paio di consolle Nintendo, e trattenuta in camera di sicurezza per 48 ore. Due giorni passati a tenere a bada il carabiniere che a ogni occasione le metteva le mani addosso e la faceva spogliare. Un incubo finito dopo la condanna, con la condizionale, della donna e la sua scarcerazione.
La straniera esce dal Tribunale e si infila in stazione Centrale per denunciare quanto subito agli agenti della Polfer. I poliziotti avvertono il pm Cristiana Roveda che interroga la ragazza e poi incarica i carabinieri del nucleo investigativo di Monza di sviluppare le indagini. Gli accertamenti scoperchiano un di vaso di Pandora. Negli anni Novanta l’uomo avrebbe infatti molestato almeno undici donne mentre si trovava in caserma. Casi però coperti da prescrizione.
Altri però ne saltano fuori nel periodo 2004-2010, quando il sottufficiale si trasferisce a Parabiago. Tra queste una lucciola romena e una ex prostituta andata in caserma per una denuncia. Molestate anche una ragazza con un problema alla patente, due che si erano presentate per una denuncia e una quarta finita in stazione a esporre la sua difficile situazione coniugale. Non solo. Il militare si sarebbe presentato in borghese a casa di una donna che aveva fatto una denuncia per furto. Circostanze confermate indirettamente dagli altri carabinieri in servizio in stazione. Qualche collega racconta di aver visto il maresciallo perquisire la ragazza polacca dopo essere stata fatta uscire dalla camera di sicurezza contro ogni regola. Altri di aver ricevuto le confidenze di donne molestate.
I carabinieri di Monza riferiscono al pm Roveda che ottiene dal gip Enrico Manzi, l’arresto del militare. E le manette, ovviamente sono andate a stringergliele i colleghi che l’hanno poi portato a San Vittore.
Ma i magistrati sono convinti che queste non siano le uniche «bravate» del carabiniere molesto. Per questo Pietro Forno responsabile del settore fasce deboli, invita altre possibili vittime a presentarsi in procura o al nucleo investigativo di Monza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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