«Una ragazza che soffre di una malattia ai reni piuttosto debilitante, ma non una scapestrata; una giovane che ha avuto problemi con la madre e per questo, per un po, ha preferito dormire fuori casa, ma non certo una poco di buono e nemmeno una clochard».
Ci ha tenuto a sottolineare questo aspetto il vicequestore aggiunto Alessandra Simone, che dirige la sezione «Minori e violenze sessuali» della squadra mobile, parlando dellennesimo stupro (il diciottesimo dallinizio dellanno come ha fatto notare il vice sindaco Riccardo De Corato), avvenuto lo scorso 26 marzo. Vittima una ragazza italiana 33enne che chiameremo Bianca. Di lei ha abusato un coetaneo di origine egiziana, regolare; un meccanico sposato con unitaliana e padre di famiglia (ha due bambini). Luomo, che ha precedenti anche se non specifici si chiama El Dib Sherif: gli investigatori, dopo i risultati delle verifiche del servizio Svs (Servizio violenze sessuali) della clinica Mangiagalli (la violenza cè stata, il rapporto non era consenziente, ndr) lo sono andati a prendere a casa sua e lo hanno arrestato di fronte alla moglie, giovedì scorso.
Lo stupro risale al 26 marzo scorso. Intorno alle 15 Bianca si reca al dormitorio di viale Ortles per chiedere se hanno un posto per lei e lì le suggeriscono di tornare più tardi. Nel frattempo la giovane donna si reca a un vicino discount a fare la spesa e lì, alla cassa, incontra il giovane egiziano. Luomo è molto gentile con lei e Bianca gli confida le sue difficoltà: la malattia, i litigi con la madre, la ricerca di un posto dove passare la notte. «Ma io possiedo un appartamento vuoto - le dice legiziano -! Puoi starci finché vuoi. Ti ci accompagno io in macchina».
In auto legiziano mantiene un atteggiamento tranquillo. E, anche una volta nellappartamento, in via Faà di Bruno (zona viale Molise) si mette a guardare la televisione con la ragazza senza mai nemmeno sfiorarla. Poi, improvvisamente, la trascina in camera da letto e abusa di Bianca.
«È stato il lucidissimo racconto della ragazza a portarci fino a lui» hanno concluso gli investigatori.
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