Stando alla roadmap del governo indiano, nel Paese il diffusissimo fenomeno della defecazione all'aperto dovrebbe essere definitivamente eliminato entro il 2019. Un progetto che l'amministrazione di Nuova Delhi sta cercando di portare avanti a fatica tra una massiccia campagna di sensibilizzazione e la costruzione di un sempre maggior numero di bagni anche nelle aree più povere e rurali dell'India.
Tuttavia, per quanto l'obiettivo sia ampiamente condivisibile, non tutti nel Paese sono disposti a rinunciare a quello che viene definito “uno stile di vita secolare”. A condurre questa battaglia, infatti, sono un gruppo di monaci seguaci dell'antica religione indiana del Gianismo.
“Abbiamo chiesto al governo di permettere a monaci e veggenti di rispondere ai loro bisogni fisiologici naturali come hanno sempre fatto, all'aperto”, ha dichiarato uno dei rappresentati del gruppo che supporta l'azione di alcuni “ministri” del Gianismo dello stato centrale indiano del Madhya Pradesh. “Loro non si sono mai serviti in vita loro di un bagno”, ha aggiunto.
Secondo quest'ultimo, inoltre, “I monaci seguono uno stile di vita secolare che impone loro di defecare e urinare all'aperto, in luoghi appartati e lontani da occhi indiscreti, una volta al giorno”.
Un'abitudine cui monaci e veggenti del Gianismo non vogliono assolutamente rinunciare: “Lo stato di Madhya Pradesh è uno dei più frequentati da queste persone. E se la legge dovesse passare senza eccezioni, questo sicuramente creerebbe un problema per loro”, ha concluso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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