Il futuro del sesso è alle porte. Secondo una ricerca statunitense riportata dal Wall Street Journal e anche dall'italiana Ansa, in 10 massimo 15 anni un robot potrà prendere il posto dell'anima gemella in carne e ossa. Quello che viene anticipato da tempo attravero la cinematografia potrebbe diventare presto realtà, abbattendo di fatto le categorie legate a sesso e orientamento. Fare l'amore sarà un atto mentale e cerebrale, stimolando la parte del cervello legata al sesso e al piacere. Un'innovazione importante per chi è vincolato da un handicap di tipo fisico e non può soddisfare le sue pulsioni.
Secondo Laura Berman, psicologa delle relazioni e professore di psichiatria e ostetricia all'Università di Chicago, «la previsione è dei "futuristi", che ritengono che partner virtuali romantici come Samantha nel film "Her" saranno la realtà. E già ora esiste un'app chiamata Invisible Boyfriend, che manda messaggini d'amore come un fidanzato reale dovrebbe fare. Con i robot-umani si potranno avere esperienze sessuali senza toccarsi, stimolando le fantasie del partner con un click anche quando è lontano. E si potrà stimolare il cervello direttamente simulando sesso a prescindere dal contatto fisico, con implicazioni e significativi miglioramenti della vita sessuale dei portatori di handicap. Con la tecnologia le relazioni a distanza saranno migliori: l'anima gemella potrà essere anche lontano ma sarà in stretto contatto virtuale».
Una visione completamente nuova e moderna della sfera sessuale, che vedrà anche un aumento logico del sesso sicuro a fronte del mancato contatto fisico.
Al contempo forse decadrà gradualmente la sfera emotiva, con un sempre più alto coinvolgimento della dipedenza dal sesso virtuale. Tecnologia contro emotività, uno scontro e un dilemma che solo il futuro prossimo potrà svelare.
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